IL DANUBIO BLÙ

Il viaggio a Vienna fu uno di quelli più eleganti: le sale per i concerti, come il teatro dove si tiene il Concerto di Capodanno, erano dorate. Anita si era calata nella parte di una reale e nemmeno poggiava i piedi per terra, semplicemente volava. 

Ricordo l'albergo che aveva prenotato era uno di quelli che aveva rinnovato le parti esterne, ma dentro era pieno di stucchi, candelabri, lampadari enormi a gocce, finanche affreschi di epoca asburgica alle pareti. Insomma eravamo immersi in una sorta di museo dell'arte. 

E poi le carrozze, i cavalli, le cene nei locali serali fatti con legno intarsiato e poi...il Danubio blu. Tutti giorni eravamo lì lungo il Danubio, il suo porto fluviale da dove partivano le navi da crociera: era un sogno che avremmo voluto realizzare. 

Per la prima volta abbiamo visto i quadri di Klimt e siamo rimasti incantati. Poi l'università viennese dove troneggiava la statua di Sigmund Freud appena dopo l'entrata. 



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