ANIMA LIBERA

Anita mi ha lasciato tantissime foto e ovviamente quando le prendo tra le mani i ricordi scorrono come le sequenze di un film del passato, in alcuni casi lentamente, in altri velocemente. Lei amava fotografare soprattutto le persone ed i paesaggi della natura e tra le tante sto cercando di fare un album solo con foto sue. 

È difficile perché la commozione mi assale e non posso stare troppo tempo immerso in quei ricordi. 

Questa foto che ho postato raffigura Anita quando l'ho conosciuta ed è stata scattata da un nostro comune amico di quei tempi, un certo Gennaro. Lo ringrazio per averla ripresa in una fase delicata della sua vita; erano momenti in cui stava facendo una profonda riflessione su stessa ed ero apparso io nei suoi orizzonti di vita. 

Oggi è la Festa della Liberazione e da sempre noi ci recavamo alle manifestazioni indette dalle associazioni dei partigiani. Questo anno ci andrò con la sua macchina fotografica, una Pentax manuale con rullino. Mi è capitata tra le mani sistemando un po' di cose in cantina e vorrei tanto proseguire a fotografare con la sua macchina, ne andava orgogliosa ed ha fatto tantissime, ma davvero tantissime foto. Ci sono molte scattate ancora prima che stessi insieme. 

Come tu volevi tutti gli anni, da quando abbiamo aperto la biblioteca condominiale, ho messo fuori la bandiera tricolore per ricordare il 25 Aprile. È lì che sventola anche per te.

Nei ritratti che faceva cercava di immortalare l'anima e ci sono foto veramente straordinarie da questo punto di vista, colgono la sensibilità interiore delle persone. Poi gli piaceva la tecnica dello sviluppo, mi raccontava che con Valter avevano finanche creato nella loro casa, una camera oscura. 

Ciao amore, quegli occhialini che indossi li hai tenuti fino ad oggi e li terrò ancora preziosamente con me nel tuo cassetto. 



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