VENERARE LA MEMORIA
Per la memoria di Anita io ho una vera e propria venerazione. Ma anche se volessi semplicemente ricordare la sua memoria e tenerla viva nel tempo comporta impegno, fatica fisica e psichica. Molti pensano che questo sia inutile come inutile è considerata l'Arte. Molti pensano che non sia importante l'anima o lo spirito. Io invece ho imparato da questa immane tragedia che è stata la scomparsa prematura ed ingiusta della mia amata moglie che tenerla in vita attraverso il suo ricordo ed onorarla mi fa star bene, sento la pace interiore, riempio il vuoto che mi ha lasciato.
Certo l'inconscio ha sempre una sua preminenza ed analizzare quello che è accaduto e sta accadendo dentro di me in termini psicanalitici è importante e fondamentale perché questo mi aiuta ad andare avanti nella vita. A capire che dai traumi si esce più forti, si diventa "altro" sperando di essere migliore di prima.
Il processo del lutto è appunto un processo, con delle fasi e certamente non è lineare, anzi direi è caotico, tempo e spazio si dilatano in modo confuso, ma comunque si parte da una situazione ed si arriva ad un'altra situazione, una nuova, tutta da scoprire.
Se non c'è questo il lutto non è stato elaborato e continuerà a persistere nella vita di chi rimane, lo imprigionerà.
All'inizio il dolore è atroce, straziante e rende inebetiti, immobilizzanti. In quella fase si è deboli. Poi il dolore si fa più invadente prende tutto il corpo ma è meno acuto. Da questo momento, da questo tipo di dolore non si uscirà mai più, ci si abitua solo a sopportarlo. Questo tipo di dolore diventa il tuo abito che indossi sempre, tutti i giorni. Questo tipo di dolore interiorizzato non ti abbandonerà mai più e ti renderà diverso da prima. Quella persona che ti ha "abbandonato" ogni giorno la caricherai sulle tue spalle e andrai avanti per il tempo che ti rimarrà da vivere concependo la vita e la morte in modo diverso da prima.
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