GIOIA

Quando vedo questa foto non posso non piangere, esprime tutta la gioia di Anita di vivere e di stare con me fino all'ultimo istante della propria vita. 

La commozione che mi sale e' forte perché dietro a questa foto c'è tutto quello che era Anita. Qui Anita era felice, mi aveva donato se stessa per rendermi felice. La felicità lei, come anch'io, sapeva che è un attimo, ma per quell'attimo si è disposti a sacrificare la propria vita. Ed Anita sapeva che amarsi significa anche sacrificarsi per l'altro, affinché l'altro raggiunga quell'istante di felicità, lo assapori, lo gusti per un po'. Io l'ho fatto per lei e lei lo faceva per me. Avevamo imparato che stare insieme, amarsi significava anche questo "sacrificarsi" per l'altro. L'egoismo in un rapporto d'amore non esiste anche se c'è sempre qualcuno che amerà più dell'altro, c'è sempre chi amerà di più prima e di più dopo o viceversa: farsi amare viene dopo all'amare, al donarsi. 

Questa mattina ho pianto, lei non c'è più qui con me e niente di ciò che faccio potrà sostituire il suo amore. La vita, lo so, per me continuerà, ma nulla potrà sostituire Anita, la sua immensa gioia di vivere e che trasmetteva agli altri.

L'amore di Anita era fatto di questi attimi di felicità che lei cercava di costruire per me e per tutti coloro che lei conosceva. L'amore è fatto anche di quell'attimi semplici, quotidiani, anche monotoni ed un po' noiosi, non si può andare sempre a mille. L'amore è anche mangiare un panino con la mortadella su di un gradino vicino al mare: quello che contava non era il sapore della mortadella ma era il sapore dell'amore, il sapore di Anita.

Le mie lacrime, questa mattina, prima di bere il caffè, scendono lungo le guance, mi arrivano alle labbra, le assaporo, sono salate, mi ricordano la tua pelle.

Ciao stellina mia, anche Cora ti manda un bacio 😘