SPERO DI AVERTI REGALATO GIOIA

Spero tanto, per tutti gli anni che abbiamo vissuto insieme, di averti restituito tutta la gioia che mi hai donato. Il sorriso di Anita era magnetico e nella nostra vita ci ha sempre accompagnato ad affrontare le difficoltà in modo leggero e positivo. Ricordo gli ultimi sorrisi che mi donava dicendomi di non preoccuparmi e in modo canzonatorio mi apostrofava con un: "hai fatto la spesa?" alludendo che la vita proseguiva anche senza di lei. 

Quando Anita sorrideva aveva gli angoli della bocca che andavamo all'insu' lasciando intravedere dei bellissimi denti che lei aveva sempre curato. Il suo sorriso coinvolgeva anche gli occhi che diventavano splendenti. Ma non è vero che Anita sorrideva sempre, quando ha avuto dei problemi nell'ultimo periodo di lavoro, lei di notte non ci dormiva neppure e spesso mi capitava di consolarla. Faceva un lavoro molto impegnativo e di grande responsabilità diretta e pertanto quando c'era qualcosa che non andava fino a quando non si trovava la "soluzione" non c'era tregua e investiva anche il suo tempo libero, non si risparmiava. 

Ovviamente lei poteva sempre contare su di me ma ha avuto delle bravissime colleghe e colleghi che ha formato e le sono rimasti affezionati ed anche con me, quando Anita è venuta meno, loro ci sono stati e mi hanno aiutato. Hanno rispettato il volere di Anita che gli aveva chiesto di starmi vicino se ci fosse stato il bisogno. In particolare devo ringraziare Marina e Caterina e tanti altri suoi colleghi. 

Cara Anita dalle tante dimostrazioni di affetto che hanno manifestato con me nei tuoi confronti devo dire, senza ombra di dubbio, che ci sino tante persone che ti hanno voluto bene e continuano a farlo.

La mia vita con te è stata piena di gioia, ha avuto un intensità elevatissima ed oggi mi sento un vuoto enorme dentro. 

Ascoltavamo spesso "L'inno alla gioia" di Ludwig Van Beethoven e ci esaltavamo facendoci prendere dalle note della musica. Lo ascoltavamo con volume sostenuto e sapevamo che lo aveva adottato il Consiglio Europeo rendendolo il proprio inno e sapevamo anche che quando Beethoven lo aveva composto pensava alla fratellanza universale tra gli uomini. E tu, amata Anita, ti sei sempre ispirata a questo grande amore universale e lo hai fatto anche nella dimensione politica. Ricordo quella volta a Vienna eravamo in mercato all'aperto dove distribuivano boccali di birra giganteschi e ad un certo punto abbiamo sentito le note del L'inno alla gioia e le abbiamo seguite. Ci siamo trovati in una piazza immensa con migliaia e migliaia di persone in piedi onorando Beethoven e la sua opera. 

Si, Anita è stata una donna anche impegnata nella politica contraddistinguendosi sempre per mettersi dalla parte dei più deboli, dei più fragili, non ha mai indietreggiato di fronte a pregiudizi o stereotipi. A lei interessava il lato umano, manteneva la sua opinione in modo determinato ma a lei interessava l'umanità, a lei interessava l'umanesimo. Da lei ho appreso che al centro sempre va messo l'"uomo". 

La gioia di amarti è stata immensa cara moglie.♥️






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