VERBANIA AL LAGO MAGGIORE.

Delle volte, non lo nascondo, Anita assumeva con me un atteggiamento anche materno e mi perdonava qualche mia marachella, intesa come dimenticanza. Come quella volta, la prima volta a Verbania, un paesino sul lago Maggiore. Avevo appena comprato lo smartphone ultramoderno ed io lo avevo messo nel taschino di dietro al pantaloncino che usavo anche come costume da bagno. Io e Cora abbiamo preso la rincorsa sul molo dove attraccavano le barche e ci siamo tuffati in acqua. Mi ero dimenticato di avere lo smartphone nel costume. Il primo giorno arrivati a Verbania l'ho rovinato e la mia reazione è stata quella di arrabbiarmi con me stesso. Mentre, invece, Anita mi prendeva in giro per stemperare il più possibile la mia incazzatura. E ci riuscì. 

La sera ci mettemmo ad asciugarlo con il phone e a quel punto non c'era nulla da fare se non sganassarsi dalle risate. Lo smartphone al rientro lo dovetti cambiare ma fu meraviglioso il fatto che per tutta la durata delle ferie non fui affatto disturbato da nessuno e potei dedicarmi esclusivamente ad Anita e Cora e a divertirci. 

Insomma Anita era riuscita a capovolgere la situazione e a renderla divertente ed anche utile.   

La mia piccola stella aveva la capacità di trovare in qualsiasi situazione la possibilità di sorridere e di non rattristarsi mai: diceva sempre che la vita era breve e non bisognava sprecarla arrabbiandosi. 

Verbania è stata una sua scoperta dove ci siamo recati diversi anni, ma tutto il lago Maggiore è stato una sua scoperta ed ogni anno fino a quando è stato possibile, lei ha organizzato le nostre ferie. 

Ciao piccola stella. 






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