IL PARCO DELLA GIOIA

Poco tempo fa ho fatto un sogno che lo trascrivo come lo avevo riportato sul mio diario appena sveglio. 

"Con Anita eravamo in un luogo che dovevamo attraversare in bicicletta. Il tempo era nuvoloso ed io con la mia bicicletta ero più avanti di lei che aveva delle difficoltà. Io l'aspettavo e intanto mi guardavo delle opere d'arte che erano distribuite all'aperto in questo posto. Ma vedevo che lei non si stava godendo il percorso e continuava ad essere in difficoltà. L'avrei resa tra le mie braccia per farla stare meglio. Lei come al solito era dolcissima e insisteva di voler fare da sola. Si era fermata in una strettoia a parlare con una signora e c'era un autobus che doveva passare proprio lì, faceva fatica a passarci, sembrava che la stesse toccando, poteva far male Anita, ma lei invece era tranquilla.

Le nuvole si addensavano sempre di più, cadeva anche qualche goccia e Anita era sempre tranquilla e anzi diceva a me di tranquillizzarmi e di godermi la giornata. Mi diceva che qualsiasi giorno passato insieme, indipendentemente di come fosse ma semplicemente per il fatto che fossimo insieme, era bello.

Eravamo in un grande giardino, un parco che Anita amava andarci, era l'Acquario di Barcellona, era lo Zoo di Berlino, era il Parco di Vienna, era il Roseto della Regina di Londra, erano i Giardini all'italiana malinconici di Parigi.

Anita era in tutti questi luoghi e mi diceva di non buttar via la mia vita che la sua con me era stata bella. In tutti in quei parchi dove eravamo stati, lei mi diceva che la sua vita me l'aveva donata con tutto l'Amore che poteva darmi.

La vita era lì in quei parchi, dove io e lei attraversavamo delle volte anche in silenzio ma eravamo pieni del nostro amore, sentivo le sue mani, i suoi baci. Era tutta lì la potenza dell'Amore.

Quei luoghi erano i nostri luoghi, abbiamo imparato ad ascoltarci e la natura intorno a noi ci aiutava.

Poi con la bicicletta mi ha raggiunto, eravamo uno al fianco dell'altro, abbiamo pedalato insieme: provavamo un piacere immenso, ogni preoccupazione era scomparsa, ogni paura era venuta meno. 

Adesso finalmente c'era un sole che splendeva nel cielo e noi ci amavamo".

Poi mi sono svegliato dal sonno e sono sceso in cantina dove abbiamo le nostre due biciclette sembrava di vedere ancora lei sulla sua.

Ciao piccola mia.




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