SOPRAVVIVERE
Sopravvivere ad un lutto è importante, quello che serve è guardarsi dentro senza timori, immergersi nelle paure fino in fondo. Quando le paure le hai fatte tue, le riconosci, ne hai dimistichezza, ne hai padronanza, allora sei ad un buon punto del percorso.
Lo fai per te, per sopravvivere alla tragedia, agli eventi catastrofici che la vita ti impone contro il tuo volere. Devi ricostruire una vita, la tua vita, sapendo che quella di prima non c'è più. Quella che stai vivendo è un'altra vita, una nuova vita e devi convivere con il dolore della perdita. Una perdita definitiva, incolmabile.
E allora cerchi di ricreare una tua personalità basandola su nuove caratteristiche che in fondo le avevi già ma erano state messe da parte, erano state mitigate. Devi tirare fuori nuove energie e metterle in campo. In alcuni casi sono energie che sapevi di avere ma non le avevi mai utilizzate, adesso servono, servono per sopravvivere.
Infatti l'uomo è davanti alla sopravvivenza di sé stesso che tira fuori il meglio. Quelle nuove energie le devi affinare e raffinare, all'inizio sono rozze e quindi le devi fare emergere come lo scultore fa con il proprio marmo, con lo scalpello tira via il di più che c'è nell'opera d'arte che lui ha nella testa. È un lavoro faticosissimo prevede impegno e costanza, devi superare momenti di sconforto, ma devi farcela se vuoi sopravvivere.
Sì perché all'inizio si tratta di sopravvivere, poi, probabilmente, inizierai a vivere. Forse. Devi riprenderti quella parte di te che in un primo momento è andata via, poi piano piano sarà nuovamente tua e più quella parte è dentro di te e più la modelli.
Se noi accettiamo l'idea che l'uomo è un essere sociale, cioè che gli piace stare in gruppo, in compagnia, non solo di altri esseri umani come lui ma anche di animali domestici, la solitudine è una condizione di sopravvivenza, seppur necessaria. Stare in compagnia non significa stare chiunque, ma solo di quelli con cui ti piace stare. E la solitudine non piace nemmeno quando si è vecchi ed ammalati.
Vivere è altro, è stare con gli altri e con gli altri che noi cresciamo notevolmente, è l'"altro" che ci fa crescere, l'"altro" facilita la crescita. Vivere, insomma, è AMORE. La sopravvivenza non lo è, anche se ami te stesso, sempre che ci riesca, questo non è sufficiente. La sopravvivenza è una fase importante e necessaria, ma l'essere umano non è fatto per la sopravvivenza in solitudine è fatto per vivere, è fatto per amare ed essere amato.
Un bacio alla mia stellina 💋
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