MAESTRALE A FERRAGOSTO

Un Ferragosto di alcuni anni fa eravamo a La Maddalena  e tirava il maestrale da alcuni giorni che spazzava le spiagge su cui non riuscivamo a starci talmente era forte. È un vento che viene dal mare spira basso ed è veloce come una lama. Poi si calmò. Silenziosamente il sole tornò a spaccare tutto. Allora prendemmo una piccola imbarcazione a vela, con noi c'era il "nostromo" che alzava e ammainava le poche vele che aveva. La barca si piegava a destra e a sinistra e noi ci spostavamo in senso inverso a come si piegava. 

Il vento adesso era nei capelli di Anita, biondi di oro antico, i suoi occhi nocciola splendevano con i raggi del sole. Io morivo d'amore solo a guardarla. 

Il dentro era il mare, il fuori era la terra e la' fuori si vedevano piccole le case, noi eravamo dentro, dentro l'azzurro del mare. 

Eravamo pieni di salsedine sulla pelle e appena tornammo a riva ci tuffammo in acqua: il mare luccicava. Vedemmo la barca a vela allontanarsi con il marinaio che ci salutava aggrappato al timone e noi sulla sabbia calda, ci aveva lasciato su una spiaggia con la sabbia rosa.

Sento una musica che mi accompagna, quella della poesia di Dino Campagna che è stato, in questa fase della mia vita, un mio compagno di "viaggio", lui l'autore io il lettore dei suoi poemi e poesie.

Anche quel giorno sentivamo una musica provenire dalla spiaggia, un cantore greco che suonava la lira, fu un Ferragosto meraviglioso, tra le onde del Mediterraneo che ci cullavano, il corpo di Anita che si aggrappava ad una corda della barca, sinuoso nell'azzurro del cielo.

 BARCHE AMMARATE 

Le vele le vele le vele 

Che schioccano e frustano il vento 

Che gonfia di vane sequele 

Le vele le vele le vele! 

Che tesson e tesson: lamento 

Volubil che l' onda che ammorza 

Ne l'onda volubile smorza 

Ne l'ultimo schianto crudele 

Le vele le vele le vele


Commenti

  1. Bellissimo ricordo, pieno di amore autentico. Mi è piaciuto molto quando ha detto: "Io morivo d'amore solo a guardarla". Meraviglioso.

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    1. Sentivo lo scafo della barca sbattere sull'onda, era un rumore che presagiva il silenzio e poi nuovamente lo scafo batteva ed io la guardavo tenersi alle corde della vela. Quel tonfo ce l'ho nella testa ed è rumore muto. Tutte le notti ho appuntamento con lei e lei mi aspetta come ha sempre fatto. Grazie un abbraccio forte.

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