SENTO I TUOI PASSI

Camminare negli androni, nelle gallerie dell''Accademia delle Belle Arti di Brera, con quelle statue enormi che campeggiano come a custodire la Bellezza, l'Arte, sento i miei passi rimbombare. Fanno un eco lontano, mi riportano a quando quelle gallerie sotto quelle sculture c'eri tu, Anita, giovane allieva, bellissima studentessa.

Sono andato a visitare l'Orto Botanico di Brera e sono passato di lì. I miei passi erano i tuoi passi, sentivo i tuoi tacchi battere sul pavé. Ogni passo era una lacrima, una lacrima di addio. I tuoi passi rimbombavano nel mio cuore, come quando visitavamo i parchi ed i giardini di tutte le città in cui siamo stati. 

Ma il giardino, l'orto di Brera era rimasto nel nostro cuore. È un posto che per apprezzarlo bisogna andare più volte in stagione diverse, in questo modo i colori cambiano e diventa sempre affascinante. La prima volta che ci andammo mi confidasti che in quel luogo ci andavi per studiare e per disegnare i fiori, gli alberi. E proprio gli alberi mi hai insegnato ad ascoltarli, abbracciandoli e ponendo l'orecchio sul tronco mentre gli sussurri parole dolci. Una sensazione meravigliosa. Quando arrivavi in quel luoghi lì salutavi uno per uno chiamandoli per nome, ad ognuno gli avevi dato un vezzeggiativo.

E stamani ho pensato che tutti quegli alberi enormi, tutti quei fiori, piante, arbusti ti hanno conosciuta, ti hanno sentita lì con loro, hanno sentito la tua voce, i tuoi passi, sembrava quasi che mi chiedessero, stamane, dove fossi, loro ti aspettavano.  Io non ho avuto il coraggio di dirglielo, ma ci andrò ancora, e prima o poi dovrò dirglielo che sei volata nel cielo. 

Ho scoperto che in quel luogo ci lavora ancora un nostro amico che è venuto qualche anno fa a piantare le piante sul marciapiede antistante a dove abitiamo. Lui mi ha raccontato che vi eravate conosciuti lì ancora quando tu eri studentessa, mi ha raccontato che ti vedeva seduta a disegnare quel paradiso di alberi, fiori, colori, luce, ombre che avevi davanti agli occhi: una natura curata e resa bella anche dal suo lavoro. Ci tornerò e avremo ancora modo di ricordare di te. 





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