IL CUORE MIO DI CARTA
Il cuore mio
di carta.
Il tuo cuore
è rimasto li
seduto,
come in
attesa
di una cosa
molto bella
che doveva
accadere.
Dove sono andati
a finire
quei nostri
pensieri,
fatti di pane
e di acqua pura?
Erano
pensieri che pensavamo assieme,
lo sapevamo
entrambi,
ma nessuno
confessava all’altro,
e non usava
il proprio coraggio
per non
sembrare un qualcosa di sbagliato.
Dov’è finito
quell’amore,
quell’amore
che la nostra malattia conosce bene,
e che non
elemosinerà mai la luce del sole,
di qualsiasi
sole, che forse un giorno
porterà luce
alle nostre menti ed ai nostri
pensieri già consumati.
La mia
malinconia
è come una
giostra che non si ferma,
mentre gli
occhi neri tuoi sono peccato,
inferno, e
quel paradiso
dove nessun
uomo potrà mai entrare senza la chiave.
Io ti porterò
tante rose,
perché il
nostro addio
diventerà
forse un giorno
la fine di un
dolore.
Io.. ti
porterò le rose più rosse
che esistono
sulla terra.
Cristiano Cuturi.
Caro Cristiano è una bellissima poesia, la ringrazio di averla pubblicata sul bolg dedicato ad Anita, lei, ne sono sicuro, ne è felice. Se lei permette, domenica prossima la porterò e la leggerò ad Anita.
RispondiEliminaGrazie 🌹
Grazie Luciano, sono veramente felice che la porterà a leggere alla sua dolce Anita. Vorrei invitare anche gli altri utenti che scrivono o frequentano questo blog per chiedere loro questa mia poesia quali sentimenti e sensazioni suscita. Un abbraccio a lei, Luciano, e a tutti.
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