FOTOGRAFARE LA STORIA

Fotografare è immortalare non solo il ricordo delle persone o dei luoghi, ma è anche fermare in quell'istante la storia. La storia a cavallo tra due secoli come quelli del Novecento e del Duemila è stata, come sempre nelle fasi di passaggio, intrisa di particolari fenomeni sociali e politici. 

Diceva Letizia Battaglia, una grande fotografa di origini siciliane, è stata tra le prime donne fotoreporter italiane 

- Credo che dentro una foto ci siano pure i baci che hai dato e che ti hanno dato. Quando si fotografa c'è la vita che hai vissuto, tutto è dentro una foto quando è ben riuscita - 

Infatti quando guardo una foto di me con Anita mi accade proprio questo, dentro quella foto vedo tutti i baci dati e ricevuti, dentro quella foto c'è la vita che abbiamo vissuto. E se è una foto è fatta bene quel vissuto lo vedono anche gli altri. 

Quando osservo le foto che scattava Anita comprendo ancora di più la sua sensibilità a ricercare nei volti umani il mistero, il mistero della vita che lei cercava negli occhi, lì penetrava con la dolcezza dei suoi occhi mediata dalla macchina fotografica. Le fotografie per lei erano luoghi dell'anima, riusciva a cogliere la gioia ma anche il dramma della gente. Ne aveva tantissime da quando era piccina in campagna e le teneva ben conservate per poi tirarle fuori con amici o parenti. 

Quando fotografava era disciplinata, si calava mentalmente e fisicamente nel ruolo di fotografa professionista. Era talmente leggera che la gente non si accorgeva nemmeno di essere fotografata. Lei si chinava oppure si alzava in punta di piedi, la macchina sopra le teste delle persone e nessuno se ne accorgeva oppure lo chiedeva, ma come si faceva a dire di no ad Anita. Era impossibile. In questo modo ha fatto degli scatti bellissimi, immortalato dei ritratti incantevoli. 

Ci piaceva andare a vedere le auto veloci, appartenevano alla cultura dell'illuminismo, poi un po' pentiti, ed eravamo appassionati di quelle stampe che riproducevano i tornei di corse in luoghi più strani, come quello degli anni '30 sul lago Maggiore, al Mottarone. Passavamo delle ore ad ammirare quelle stampe, che sono delle vere opere d'arte nei negozi. La velocità oltre a cercarla e praticarla ci piaceva anche vederla nelle opere artistiche dei futuristi come Marinetti o Boccioni, semplicemente perché noi ammiravamo chi aveva avuto il coraggio di divergente, andare controcorrente, uno dei modi per realizzare sé stessi e la propria creatività. 

Ma abbiamo anche foto della lotta degli operai della Maserati di Milano al diritto al lavoro. Noi allora eravamo sindacalisti delle Poste e ci prodigammo per farli assumere. Quando li guardavamo ci assaliva la commozione, alcuni di loro gli mancavano pochi anni per la pensione, ci ricordavano i nostri genitori. Tanto facemmo, anche contro qualche sindacato, lì facemmo assumere a tutti. Mi ricordo le tante volte che andai a Roma per gli incontri sindacali e ricordo le litigate che facevo ..... i pugni su tavoli che venivano sbattuti, le incazzature. Tornavo a casa amareggiato perché non si riusciva, non riuscivo, Anita, invece, era lì ad infondermi coraggio, forza. Alla fine riuscimmo, furono assunti. Ricordo ancora i loro nomi: Radaelli, Esposito, Tatarella, Damiano e tanti altri, con molti eravamo diventati amici e alcuni, anche se sono passati tanti anni, sono venuti ad onorare Anita al suo funerale. Noi li abbiamo voluti bene e loro ci hanno voluto bene. Ed è questo che conta nella vita: il volersi bene e non a parole ma nei fatti concreti, fare delle cose vere per gli altri. 

Insomma la fotografia oltre al ricordo personale fa venire in mente il periodo storico che abbiamo attraversato e ti dà la dimensione giusta del lungo periodo passato insieme come coppia. La storia d'amore si intreccia con la Storia, quella con la "S" maiuscola e diventa, per lo meno per noi è stato così, che eravamo impegnati politicamente e socialmente, un tutt'uno. 

Nessun rimorso, nessun rammarico, nessun rimpianto, noi abbiamo fatto quello che volevamo fare, che ci sentivamo di fare e lo abbiamo realizzato. 


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