LA BELLEZZA È LIBERAZIONE

La bellezza non è comoda, non è pacifica, getta il cuore dalla parte degli ultimi. La vera bellezza è critica, non lascia mai le cose come stanno, non fa delle belle copie dei luoghi comuni. La bellezza non è mai spettacolo. La bellezza è misericordia. La vera bellezza non compiace nessuno, non è mai soddisfatta, mai arrogante, mai orgogliosa. Chiede di essere parte, di schierarsi, spinge a vivere in prima persona, a guardare con i propri occhi, a giudicare con il proprio cuore. La bellezza non inchioda gli esseri umani ai ruoli che la società ha determinato per loro. La vera bellezza libera gli esseri umani. 

In questo modo era intesa la bellezza da Anita, una bellezza vissuta in modo misericordioso che spesso comportava uno ostracismo degli ambienti di lavoro o di vita. Ma è l'unica bellezza, quella misericordiosa a essere davvero dirompente. Quella bellezza non lascia nessuno scampo. È la bellezza che si compromette con i miseri che alzano la testa, che non chiedono pietà, che non si rassegnano, quelli che non accettano la carezza di chi comanda. Chi cerca questo tipo di carezze può riproporre solo una falsa bellezza funzionale al potere che tenta di sostituire e scimmiottare la vera bellezza.

La vera bellezza nasce nel conflitto, è lì che va cercata, qualsiasi conflitto anche quello con sé stesso, l'arte riesce a coglierla e a lasciarla in godimento ai posteri.

Io ed Anita per tutta la vita che abbiamo trascorso insieme abbiamo cercato in quelle crepe della società, in quelle contraddizioni la bellezza perché in quei luoghi si nasconde e va in modo maieutetico tirata fuori, creata, forgiata, scolpita, dipinta

Aver creato la Biblioteca Condominiale è stato un atto creativo ma ha anche permesso di dare spazio al bello e averlo fatto in un caseggiato popolare ha dato un valore aggiunto. 

Con Anita, la biblioteca è stato un atto di liberazione in cui il potere e intendo quello capillare, pervasivo, sottile, manipolativo ci ha costretti a vivere., Con la biblioteca abbiamo liberato la nostra immaginazione, ma anche quella degli altri, costruito un luogo fisico e psicologico dove la gente potesse esprimersi liberamente.

La bellezza, la sua ricerca che è in primo luogo dentro di noi stessi, è liberazione da tutti quei condizionamenti, da quelle convenzioni, da quelle catene che ci tengono prigionieri. 



Commenti

Post popolari in questo blog

IL CANCRO HA VINTO

NOBILTÀ DELL' ALTRUISMO

BIBLIOTECA CONDOMINIALE