LA DAMA PERDUTA

Abbiamo già fatto, come Biblioteca Condominiale, quella biblioteca che lei ha costruito con me, alcune iniziative pubbliche dedicate ad Anita e le abbiamo dato tutta quella solennità che richiede la memoria di una donna come Anita, di una Dama.

Stiamo preparando la seconda edizione del Concorso Letterario a lei dedicato e poi faremo un'antologia delle poesie e dei racconti che hanno partecipato. È un modo per rivivere la sua memoria nel tempo. È il modo per tenerla con noi, per ricordare le sue opere in vita. 

La solennità è l'incontrario della banalità ed i comportamenti che assumono chi partecipa ad una cerimonia solenne devono essere coerenti: c'è la gravità del clima psicologico dell'evento che viene costruito attraverso una comunicazione tra i presenti, è essenziale ed asciutto. 

La solennità richiede ritualità, fasto e magnificenza, tutte cose che vanno costruite nel corso del tempo con impegno e dedizione, doti che solo un cavaliere può avere, avendo amato la propria dama perduta.

LA DAMA PERDUTA

Tu la chiami, ma lei non risponde, ritorna solo l'eco, lei non c'è più! 

L'eco scandito da parole brevi, liriche, come una musica, ti scavano dentro

O dolce fiore tra i fiori

Il mio primo pensiero era per te 

Il tuo primo pensiero era per me 

O dolce colore tra i colori 

In quella lunga valle, sei lì, piccola e grande su un destriero bianco

I tuoi occhi tra mille occhi sapevano di miele 

Io li amavo e li amo ancora 

Li cerco negli occhi di mille bambine che hanno i tuoi

Dolce fiore di tutte le stagioni 

Mai ti dimenticherò 

Vorrei unire le mie labbra alle tue 

Per sempre

Nulla più 

e morire

                                         L.V. 

                                      07/11/'24



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