BALLATA DI CIO' CHE NON RITORNA

BALLATA DI CIO' CHE NON RITORNA di Vicente Huidobro - 1941

Veniva verso di me nel sorriso

Sul cammino della sua grazia

E mutava le ore del giorno

Il cielo della notte diventava il cielo dell'aurora

Il mare era un albero frondoso pieno di uccelli

I fiori scampanellavano di allegria

E il mio cuore cominciava a profumare impazzito


Se ne vanno i giorni lungo l'anno

Dove sei?

Cresce il mio sguardo

Ma si allungano le mani

Invano la solitudine apre le sue porte

E i silenzio si riempie dei tuoi antichi passi

Cresce il mio cuore

Ma si allungano gli occhi

E vorrei chiedere altri occhi

Per metterli lì dove i miei hanno fine

Dove sei adesso?

Quale pare de mondo diventa tiepida alla tua presenza?

Cresce il mio cuore come una spugna

O come quei corali che formano le isole

E', inutile guardare le stelle

O interrogare le vecchie pietre

E' inutile guardare quell'albero che ti diede l'ultimo addio

E ti saluterà per primo al tuo ritorno

Sei essenza di lontananza

E non c'è rimedio

I giorni passano cercandoti

Perchè seguire ovunque l'orma dei tuoi passi

Il tempo canta dolcemente

Quando la ferita chiude le palpebre per dormire

Cresce il mio cuore

Fino a rompere i suoi orizzonti

Fino a saltare al di sopra degli alberi

E infrangersi nel cielo

La notte sa quale cuore è più addolorato


Seguo i fiori e mi perdo nel tempo

Di solitudine in solitudine

Seguo le onde e mi perdo nella notte

Di solitudine i solitudine

Tu hai nascosto la luce da qualche parte

Dove? Dove?

I giorni passano cercandoti

I giorni feriti incoronati di spine

Cadono si alzano

E stillano sangue

Ti cercano le strade del mondo

Di solitudine in solitudine

Cresce terribilmente il mio cuore

Nulla ritorna

Tutto è diverso

Nulla ritorna nulla ritorna

Si allontanano i fiori e le erbe

Il profumo giunge appena come il rintocco da un'altra regione

Giungono altri sguardi e altre voci

Giunge altra acqua nel fiume

Giungono d'improvviso altre foglie nel bosco

Tutto è diverso

Nulla ritorna

Se ne sono andati i sentieri

Se ne sono andati i minuti e le ore

Il fiume si è allontanato per sempre

Come le comete che tanto ammiriamo

I mio cuore traboccherà sulla terra

E l'universo sarà il mio cuore




Commenti

Post popolari in questo blog

A UNA DONNA IN PARADISO

OMBRE

LA MIA PICCOLISSIMA PREGHIERA