LA SERA PRIMA ALL'HAMAM
La sera prima eravamo stati all'hamam in via Rembrandt, era un locale bellissimo tutto in stile marocchino. Anita aveva imparato la danza del ventre ed insieme ad altre donne quella sera si era esibita. Mi aveva regalato un massaggio di quaranta minuti al corpo ed io che non avevo mai fatto una cosa del genere mi sentivo lievitato. Avevamo fatto pure il bagno turco e la sauna insieme, quindi eravamo in un'atmosfera molto intima e coccolati dalla cordialità di quell'ambiente. Dopo la danza del ventre avevamo cenato accovacciati su quei meravigliosi ed enormi tappeti persiani stesi lungo il pavimento e di sottofondo c'era questa musica orientale che ci faceva venire in mente il film "Il tè nel deserto" di Bertolucci....la solitudine di quella donna che guarda il deserto dopo aver perso il marito.
Tornammo a casa ed Anita iniziò a stare male, malissimo al punto che chiamano il pronto soccorso che immediatamente decise per il suo ricovero. Allora la nostra cagnetta Cora non c'era ed io potei seguirla fino all'ospedale. Fu deciso per un urgente operazione all'intestino in quanto vi erano delle aderenze che provocavano dei lancinanti dolori.
A parte il mio lavoro stetti con lei per tutto il tempo giorno e notte, parlando con il medico che avrebbe dovuto operarla, con le infermiere. Anita come tutte le persone che si ammalano diventò molto fragile ed io cercai allora come in altre occasioni di starle vicino e di farla sentire sicura, protetta. Era un uccellino che voleva tornare a cinguettare, a cantare alla vita e a cantare con me.
Quella volta il miracolo avvenne. Dopo una lunga notte di attesa fu operata ed io, appena uscì dalla sala operatoria, ero lì a stringerle le mani. Lei piangeva dalla commozione e ci abbracciamo e baciammo.
Tornammo a casa felici....quella volta.
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