CURIOSITÀ ELETTIVA

Anita aveva una curiosità spiccata per tutto ciò che rappresentasse il Bello. Aborriva la volgarità e la bassezza culturale relegandola a chi ha una povertà d'animo.

Molto spesso mi capitava di prendere qualche libro tra le mani e di scoprire che lei lo aveva già letto nella sua giovinezza. Oppure mi diceva che lo aveva già letto qualche anno prima. Io mi chiedevo tra me stesso quando lo avesse fatto? Eppure lei era in grado di raccontarmi la sua interpretazione del libro che era sempre molto sottile e sottopelle. 

Ma questo capitava anche davanti ad un film. Io facevo fatica a scegliere il film su queste nuove piattaforme in TV e ne sceglievo spesso uno "cattivo" lei invece non solo era in grado di dirmi l'evolversi dello stesso film, insomma come sarebbe finito, ma mi diceva anche se il film era una ciofeca inutile da vedere. 

Credo che questa sua capacità era innata ma anche sviluppata nel tempo con una autodisciplina di fronte a quello che viene considerata BELLO. Era in grado di analizzare i componenti che definiscono il bello, componenti sia etici che estetici.

Delle volte nel nostro girovagare per il mondo ci si imbatteva in quelle che vengono definite "mostre di paese" organizzate delle proloco locali. Lei con occhio sicuro si indirizzava sempre verso quelle che erano opere da tenere in considerazione senza perdere tempo con quelle che erano solo "croste"😃 Seppur rispettando il lavoro che c'era dietro, ma non valevano se non come esercizio per gli artisti.

La sua intelligenza emotiva era in grado di stimolare l'"altro" ad interrogarsi, a riflettere e molto spesso ad imparare da lei. 


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