DONARSI

Era un pomeriggio come un altro in giro per Barcellona, ma sentivamo che dietro l'angolo avremmo trovato qualcosa. Passeggiavamo già da un po' di tempo e noi con il naso all'insù guardavamo questi palazzoni enormi che arrivavano a costeggiare i marciapiedi. Sarebbe stato qualcosa che Anita da molto tempo cercava ma ancora non aveva trovato. Quasi mi trascinava nelle sue esplorazioni nelle viuzze di questa città alla ricerca di Arte, come degli assetati cercano l'acqua e mi diceva che "l'arte si trova quando meno te l'aspetti" e quel pomeriggio così fu.

All'improvviso vedemmo da lontano un palazzo stranissimo, sapevamo che Gaudi' era un architetto strano ma non così strano. Sapevamo che Gaudi' era stato un architetto importante per Barcellona e per il suo sviluppo urbanistico con stile modernista ed aveva lasciato una sua impronta molto forte sulla città. 

Ma quel palazzo appena lo vedemmo ci creò disorientamento, vacillammo e ci chiedemmo se davvero avremmo osato ad entrare. 

Secondo voi Anita avrebbe fatto marcia indietro? 🤣 No. Entrammo!

Tutto era ondulato con prospettive irregolari ma armoniche. Anita ed io ci divertimmo un mondo ed a ogni piano era una scoperta. Scale labirintiche con asse deformato, finestre che somigliavano ad occhi verso l'esterno, finanche i camini sul tetto, perché anche lì arrivammo sul tetto, erano colorati con dimensioni diverse. 

Questo era il Museo Battlo' di Barcellona di Antoni Gaudi

Lo spettacolo fu unico, come uniche sono le opere d'arte, come unico è stato il nostro amore per la scoperta, per i viaggi.

Per anni successivi a quella visita ne abbiamo parlato coltivandone il ricordo, soprattutto il ricordo delle emozioni che provammo in quel luogo: l'emozione era quello dello stupore che l'arte deve produrre.

Cara Anita, mia stella, grazie del tuo amore che mi hai donato senza riserve, ancora oggi ricordo quelle emozioni. Grazie ♥️



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