PAURA DI PERDERSI

Anita quando vedeva in TV quelle storie di "Chi l'ha visto", storie di persone anziane che vagando per la città si perdevano, non erano più in grado di tornare a casa, mi chiedeva: -  Luciano tu mi cercherai se io mi perdessi quando diventerò vecchia? - Certo che ti cercherò e smetterò solo quando ti avrò trovata - 

Allora lei si tranquillizzava a e rassicurata mi dava un bacio. Questa era Anita, una donna anche con le sue paure e fragilità e il bisogno di essere protetta. 

Una volta mi raccontò che da bambina era entrata in una sala giochi, quelle per piccoli, senza dire niente al papà che era rimasto fuori. Per lei furono minuti angosciosamente lunghi, ma poi subito il papà la trovò chiamandola ad alta voce nella sala, era proprio lì e la rassicurò. Ma da allora aveva sviluppato una sua paura, quella di perdersi, una paura molto comune ai bimbi. 

Si faceva, dopo aver visto quella trasmissione televisiva, una mappa mentale delle persone che dichiaravano disperse se casomai le avesse incontrate avrebbe subito chiamato i loro parenti. 

La paura di perdersi lei la raccontava a me in età avanzata come se fosse ancora una bambina, dai suoi occhi traspariva tutta l'angoscia di non trovare più la strada del ritorno a casa. 

La casa, la nostra casa per lei era un'ancora di salvezza e di protezione, io ho imparato, nel corso degli anni, da lei proprio questo, che la casa e averne una, dove c'è qualcuno che ti aspetta, è importante. La casa è il luogo dove ti senti al sicuro, al riparo dalle intemperie della vita, è un luogo dove rifugiarti dopo le batoste.

Anche per questo, piccola mia, verrò a trovarti sempre nel luogo dove riposa adesso il tuo corpo, verrò sempre, non avere paura di rimanere sola. Ci sarò sempre io con te. 

♥️♥️♥️ E tu sempre con me sarai. ♥️♥️♥️



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