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I VALZER VIENNESI

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Quando siamo stati a Vienna tra le diverse cose che ci sono piaciute e di cui ho già trattato in altri post, c'era la ricerca costante da parte nostra di ascoltare e ove fosse stato possibile anche ballare i VALZER, il cosiddetto valzer viennese. Io non lo sapevo ballare e non lo avrei mai imparato a ballare, ma Anita si immaginava noi due in costumi di epoca imperiale che in un enorme salone pieno di lampadari a gocce e con le tappezzerie dorate si ballava il VALZER di VIENNA.  Abbiamo tanto girato e chiesto in giro che alla fine ci siamo trovati nella sala dove per davvero c'erano persone vestite con abiti di epoca dell'impero austroungarico che ballava. Ebbene abbiamo ballato pure noi, io, confessò, con estrema difficoltà, Anita invece volteggiava a mezz'aria, era felicissima anche con un pessimo ballerino come me😂😂😂 C'era un'orchestra magnifica diretta da un maestro che non ricordo per nulla il suo nome, ma ricordo come faceva vibrare nell'aria la sua

HO CHIESTO A DIO.

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  Buondì a tutti. Questa mia poesia parla di pace, contro ogni guerra, sperando che finisca ogni guerra. Ho chiesto a Dio. Ho chiesto a Dio un poco di sogni e di giocattoli, e gli ho chiesto di metterli dietro gli occhi chiusi dei bambini, di quei bambini così piccoli e gia volati al cielo, ed anche nei pensieri di tutti quegli uomini, duri come pistole, perché ritornino bambini. Ho chiesto a Dio due fucili messi da parte e scaricati, e messi a forma di croce su una terra dove nasceranno un giorno le viole, in un pomeriggio lontano, forse fra cento anni. Ho chiesto a Dio urlando questa mia preghiera, di rendere tutti gli uomini ancora dei bambini, e di farli entrare in un paradiso dove solo chi è bambino può entrare. Cristiano Cuturi.

SOPRAVVIVERE

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Sopravvivere ad un lutto è importante, quello che serve è guardarsi dentro senza timori, immergersi nelle paure fino in fondo. Quando le paure le hai fatte tue, le riconosci, ne hai dimistichezza, ne hai padronanza, allora sei ad un buon punto del percorso.  Lo fai per te, per sopravvivere alla tragedia, agli eventi catastrofici che la vita ti impone contro il tuo volere. Devi ricostruire una vita, la tua vita, sapendo che quella di prima non c'è più. Quella che stai vivendo è un'altra vita, una nuova vita e devi convivere con il dolore della perdita. Una perdita definitiva, incolmabile.  E allora cerchi di ricreare una tua personalità basandola su nuove caratteristiche che in fondo le avevi già ma erano state messe da parte, erano state mitigate. Devi tirare fuori nuove energie e metterle in campo. In alcuni casi sono energie che sapevi di avere ma non le avevi mai utilizzate, adesso servono, servono per sopravvivere .  Infatti l'uomo è davanti alla sopravvivenza di sé ste

PAURA DI PERDERSI

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Anita quando vedeva in TV quelle storie di "Chi l'ha visto ", storie di persone anziane che vagando per la città si perdevano, non erano più in grado di tornare a casa, mi chiedeva: -  Luciano tu mi cercherai se io mi perdessi quando diventerò vecchia? - Certo che ti cercherò e smetterò solo quando ti avrò trovata -  Allora lei si tranquillizzava a e rassicurata mi dava un bacio. Questa era Anita, una donna anche con le sue paure e fragilità e il bisogno di essere protetta.  Una volta mi raccontò che da bambina era entrata in una sala giochi, quelle per piccoli, senza dire niente al papà che era rimasto fuori. Per lei furono minuti angosciosamente lunghi, ma poi subito il papà la trovò chiamandola ad alta voce nella sala, era proprio lì e la rassicurò. Ma da allora aveva sviluppato una sua paura, quella di perdersi, una paura molto comune ai bimbi.  Si faceva, dopo aver visto quella trasmissione televisiva, una mappa mentale delle persone che dichiaravano disperse se cas

DOMENICA ESTIVA

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Cara Anita Da quando sei volata nel cielo, io e Cora, tutte le domeniche veniamo a trovarti, ma sappiamo che tu sei con noi sempre e ovunque. Di solito ti portiamo dei fiori, sistemiamo un po' la tua sepoltura ed io ti leggo una poesia, delle volte sono mie altre volte sono di grandi poeti e scrittori. Questo è un modo per passare la domenica mattina con te cercando di parlare con la tua anima. Quello che ho scoperto è che ci vuole un'anima per dialogare con un'altra anima e questo può avvenire ovunque e sempre, basta averne voglia. Dopo che abbiamo compiuto questi ormai piacevoli riti domenicali , lascio un po' libera Cora di sgambettare nel parco adiacente.  Questa mattina piove, ma è una pioggia estiva che mi ricorda te l'anno scorso proprio in questi giorni.  E a te ho pensato quando poco fa sull'autobus che mi porta da te, ho scritto una poesia e tra un po' te la leggerò.... purtroppo dovrò farlo sotto l'ombrello, ma fa nulla, la pioggia, dicono, pu

'Nu suonno ca se chiamma "Paraviso".

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  Buondì e buon week end. Voglio pubblicare per voi una mia poesia che scrissi un po' di tempo fa nella quale ho immaginato di aver sognato un posto bellissimo, dove ora vivono e sono felici i nostri cari che purtroppo non sono più con noi e dove regna la vera felicità. Il paradiso. Nu suonno ca se chiamma Paraviso.       'Na museca 'a cchiù doce ca nisciun ha maie sentuto vulava miez' all'aria e mmiez' 'e margarite, e mille rose nate dint' 'o mese 'e maggio vulavano accumpagnat 'a na canzone. Nu raggio 'e sole passaie miez a nu nuvola ca era ianca e fatt' sulo 'e cera, e arrivaie n'terr a chillu prat ca era verde comm' è verde 'o mare. Mentre nu coro d'angele cantava e 'a voce 'e mille voce se senteva, cantavano 'a cchiu bella pasturale cu 'e raggie 'e chillu sole ca luceva. L' ultimo raggio 'e sole, alleramente, se salutava 'e rrose e 'e marg

ESSENZA

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Anita ai miei occhi è rimasta sempre un po' misteriosa e questo è garanzia di rimanere innamorati, certo con il passare degli anni ci si affina, nel senso che ci si impara a conoscersi e quello che la caratterizzava era la sua dolcezza immensa.  Una dolcezza che faceva trasparire dagli occhi rendendola luminosa. Il suo sguardo era accogliente e calmo, anche se riusciva a penetrare i suoi interlocutori in profondità.  Amava davvero il prossimo come solo lei sapeva fare e si commuoveva di fronte ai drammi umani anche di quelli che accadevano dall'altra parte del mondo come quelli vicinissimo a lei. Ieri sono stato all'Hangar della Pirelli a visitare una mostra di un artista, la Chiara Canoni, che ha dato alla sua retrospettiva il titolo: "CHIAMARE A RADUNO. SORELLE. FALENE E FIAMMELLE. OSSA DI LEONESSE, PIETRE E SERPENTESSE." era dedicata al mondo femminile. In ognuna sua composizione artistica c'eri tu, cara Anita, c'era la tua dolcezza, dalle tende delicat

LA MIA PRINCIPESSA

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Era giugno di diversi anni fa ed eravamo anche noi, io ed Anita, sotto Bucking Palace a Londra ad aspettare il saluto dei regnanti inglesi. Allora c'era la regina Elisabetta, oggi c'è re Carlo III, pioveva come ha piovuto ieri alla cerimonia del Trooping the Colour.  Il Trooping the Colour è la cerimonia di festeggiamenti per il compleanno del sovrano e quindi è anche la festa della felicità. Si pensa che più lunga sarà la vita del sovrano più lunga sarà la vita dei suoi sudditi. In questo clima di festa, gioia e felicità per la sovrana di allora, la regina Elisabetta, io ed Anita siamo stati a gioire sotto il suo balcone mentre lei salutava i suoi sudditi. Noi ci sentivamo semplicemente "viaggiatori repubblicani"🤣 ma esultavamo anche noi per il suo compleanno facendoci trascinare dall'entusiasmo di questa enorme folla, rimanendo sempre un po' dubbiosi sul fatto che gli inglesi accettino volentieri la loro sudditanza.  Questo ricordo me lo ha suscitato la not

ARTE RELIGIOSA

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I motivi religiosi nelle opere d'arte sia pittoriche che scultoree ripercorrono sempre l'ascesa di Cristo al cielo, dal suo Padre. Questa ascesa è fatta da tappe che vengono scandite in modo preciso: l'annunciazione, la nascita, la flagellazione, la crocifissione, la morte, la resurrezione, ecc. Ma sempre nelle opere artistiche religiose ci sono anche rappresentazione di momenti in cui l'uomo gioisce ad esempio per l'abbondanza del grano, delle festività, durante le processioni,    La cosa interessante è che Cristo fattosi uomo vuole dire che ripercorre quello che anche gli uomini, quelli mortali, di solito devono attraversare: gioia e dolore. Quando visito luoghi, in particolare le Chiese, che posseggono queste opere e le custodiscono nei secoli, la loro sacralità, il loro silenzio che le avvolge nel mistero, la loro immensità, la loro architettura costruita per consacrare Cristo, la loro luce che passa attraverso le vetrate decorate, produce in me una sensazione d