EGON SCHIELE A PRAGA

Egon Schiele era uno dei pittori da te apprezzato e che ti piacevano tanto ammirarlo. Abbiamo visto i suoi dipinti in una sua personale che si teneva in un paesino vicino Praga. Era la prima volta che facevamo un viaggio insieme, e tu l'avevi organizzato nei minimi dettagli: tempi, cose da vedere, luoghi importanti da visitare, ristoranti tipici, e per me era del tutto nuovo affidarmi completamente a te in una situazione di viaggio all'estero.

Del palazzo dove si teneva la mostra ricordo finanche il rumore delle nostre scarpe sul pavimento di legno che lo facevano cigolare. Dalle finestre si intravedeva il paesino da lontano e la pioggia che veniva giù a catinelle. Noi eravamo lì dentro a goderci la bellezza ed anche il tepore di alcune stufe antiche rivestire di ceramica blù distribuite lungo le stanze. C'eravamo solo noi e la signorina che custodiva la mostra che con garbo ci spiegava qualcosa dei quadri nella nostra lingua.

Egon Schiele utilizza un linguaggio pittorico crudo, scarno direi che arriva all'essenza della vita in ogni sua manifestazione. Quei colori che rappresentano paesaggi cupi riflettevano molto il nostro stato d'animo di noi due di allora. Eravamo due persone che uscivano da poco da precedenti relazioni d'amore che erano finite quindi, sentivamo molta tristezza dentro. Eravamo due solitudini che si incontravano ed ancora diffidenti.

Ricordo che ci sedemmo per terra con le gambe incrociate ad ammirare ogni singolo quadro e i loro dettagli, ci alzavamo solo quando le gambe erano indolenzite. 

Tu eri bellissima e affascinante ai miei occhi con la tua cultura artistica.

Intanto il tramonto era arrivato e la signorina alla reception ci invitò ad uscire. 

Abbiamo ancora sul frigorifero quelle piccole calamiti per ricordare quel luogo e quell'atmosfera così dolce e malinconica. 



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