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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

IMMAGINI AUTUNNALI

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IMMAGINI AUTUNNALI Una panchina aspetta noi  Ci sedevamo ad ammirare le foglie  Un colore autunnale ci assaliva  Il freddo entrava nelle carcasse Noi ci stringevano per scaldarci  Il tuo respiro dentro il mio petto Cercavi rifugio Il tuo odore nelle narici  Castagne calde tra le mani  I tuoi guanti di lana colorati Mi dicevi - Luciano ho freddo - Ed io ti stringevo forte. Poi il sole, il sole sul tuo viso. Dolce ragazza rimani nei miei sogni Rendili lieti  Il gelo che sta arrivando                                                          L.V.                                                     10/11/'24

LA DAMA PERDUTA

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Abbiamo già fatto, come Biblioteca Condominiale, quella biblioteca che lei ha costruito con me, alcune iniziative pubbliche dedicate ad Anita e le abbiamo dato tutta quella solennità che richiede la memoria di una donna come Anita, di una Dama. Stiamo preparando la seconda edizione del Concorso Letterario a lei dedicato e poi faremo un'antologia delle poesie e dei racconti che hanno partecipato. È un modo per rivivere la sua memoria nel tempo. È il modo per tenerla con noi, per ricordare le sue opere in vita.  La solennità è l'incontrario della banalità ed i comportamenti che assumono chi partecipa ad una cerimonia solenne devono essere coerenti: c'è la gravità del clima psicologico dell'evento che viene costruito attraverso una comunicazione tra i presenti, è  essenziale ed asciutto.   La solennità richiede ritualità, fasto e magnificenza, tutte cose che vanno costruite nel corso del tempo con impegno e dedizione, doti che solo un cavaliere può avere, avendo amato la

CARO AMORE MIO

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Caro Amore Mio più tempo passa e più mi manchi, il tempo adesso è come una corda che ha il nodo quando sei volata nel cielo, un nodo stretto, intrecciato sottilmente in mille altri piccoli nodi che sono stati la nostra vita, una vita accompagnata dalle note della musica di Peter Gabriel, Laurie Anderson e tanti altri. Non potrò mai dimenticare quella prima volta che siamo andati ad un concerto di Peter Gabriel al Forum di Assago. Il primo concerto con te, mi sembrava di volare in quello spazio pieno di migliaia di persone, io ero seduto con te, ma mi vedevo volare con te. Con te tornavo e ritornavo e tornavo ancora ad essere ragazzo orgoglioso con una deliziosa ragazza che eri tu sotto il mio braccio dagli occhi nocciola miele ed i capelli dorati. Lui, Peter, che saltava sul palco con una vecchia cabina telefonica e cantava di una sua amata che non rispondeva a telefono, cantava della sua tensione d'amore, quell'amore dei cavalieri erranti in una desolata landa postmoderna. Noi