QUESTO BELLISSIMO GIROTONDO DI PAROLE

Buona sera a tutti e, a seguire, buona notte. Mi fa piacere pubblicare per voi la mia ultima poesia che spero vi piaccia. Questo bellissimo girotondo di parole. Tu mi chiedesti, con la tua solita gentilezza, se ero io quel bambino che la vita aveva così miseramente ferito. E già lo sapevi. Io, come risvegliato da un sogno, mi resi conto che quell’angelo che io avevo sempre chiesto a Dio, nelle mie più forti preghiere, eri tu, e nessun’altro. Nessuno è una parola che si sposa bene con il silenzio che fa più rumore. Il silenzio, a sua volta, è un muro di gomma che fa male, ed io ho sempre creduto che siccome questa mia voce così debole nessuno l’ha mai ascoltata, se fossi morto, in una mattina di Maggio, il mondo intero non se ne sarebbe accorto, e come se niente fosse stato, avrebbe continuato a girare in quel suo triste e bellissimo girotondo di parole. Quest’aria così serena mi graffia la faccia, perché qui dove abito non c’è mai il vento, e mi graffi...