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QUESTO BELLISSIMO GIROTONDO DI PAROLE

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Buona sera a tutti e, a seguire, buona notte. Mi fa piacere pubblicare per voi la mia ultima poesia che spero vi piaccia.       Questo bellissimo girotondo di parole.     Tu mi chiedesti, con la tua solita gentilezza, se ero io quel bambino che la vita aveva così miseramente ferito. E già lo sapevi. Io, come risvegliato da un sogno, mi resi conto che quell’angelo che io avevo sempre chiesto a Dio, nelle mie più forti preghiere, eri tu, e nessun’altro. Nessuno è una parola che si sposa bene con il silenzio che fa più rumore. Il silenzio, a sua volta, è un muro di gomma che fa male, ed io ho sempre creduto che siccome questa mia voce così debole nessuno l’ha mai ascoltata, se fossi morto, in una mattina di Maggio, il mondo intero non se ne sarebbe accorto, e come se niente fosse stato, avrebbe continuato a girare in quel suo triste e bellissimo girotondo di parole. Quest’aria così serena mi graffia la faccia, perché qui dove abito non c’è mai il vento, e mi graffi...

E' la Vita che vince! (Auguri di Buona Pasqua)

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Nella vita ci si trova spesso a dei bivi e scegliere è questione di attimi, è una pulsione del cuore oltre che un discernimento più o meno assennato... La paura, la rabbia, l'impotenza, la vergogna... in un istante decidiamo se spingerci oltre o lasciare tutto com'è. Quante volte ci siamo trattenuti e quante abbiamo osato provare e cadere? Rischiare di deludere le aspettative? Perdersi ma poi ritrovarsi e riconoscersi più profondamente, intensità e consapevolezza? Se abbiamo osato è perché Qualcosa o Qualcuno di ineffabilmente Altro-da-noi quanto supremo ci ispirava o è solo frutto di un caso, senza importanza nè significato? Se l'anima di Anita non avesse osato aprire una biblioteca tra le case popolari ed ispirare pensieri di libertà autentica, di diritti faticosamente conquistati ma anche conseguenti doveri e impegni civici, diffondendo cultura laddove meno sembrava probabile potesse attecchire e germogliare il seme della conoscenza, tutto questo non sarebbe stato poss...

I TUOI OCCHI SONO BELLI PERCHE' SONO OCCHI FRAGILI

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Buon pomeriggio a voi. Pubblico qui una mia poesia che ho scritto proprio adesso e spero che vi piaccia. I tuoi occhi sono belli perchè sono occhi fragili.     Abbiamo perso per strada tutti i nostri peccati, che ci sono stati perdonati perché abbiamo tanto amato. E allora perché pecchiamo ancora sotto la coperta bianca della carezza di una madre? Io, quando piango, e specialmente di sera, mi sento come uno di quei cantanti che cantano le loro canzoni e mentre cantano piangono perché gli fa male il cuore.  Sotto la pioggia si bagnano gli ombrelli e i marciapiedi vengono calpestati da eserciti di uomini. A volte pare che agli uomini piaccia la pioggia e non il sole. Io vedo l’umanità intera negli occhi di un piccolo bambino,  non negli occhi tuoi, che sono belli ma non hanno le ali. Il sole oggi ha tanto bruciato, oggi come cento anni fa, e dopo aver volato come un grande falco levato nel cielo, si è andato a riposare fino a domani. Lasciami in questo giaciglio, in qu...

A PASSEGGIO SUL TAMIGI

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A PASSEGGIO SUL TAMIGI di Luciano Vacca Era un pomeriggio tra la pioggia e il sole, come capita spesso a Londra, Anita era spumeggiante, gioiosa ad essere lì a passeggio con me, sprizzavamo felicità da tutti i pori e lei sembrava esserci sempre stata in quella città, ma non era così. Lei aveva un rapporto stretto co Londra per il fatto che insieme a Walter si facevano inviare i dischi, gli LP i 33 giri, quelli in vinile appena usciti direttamente dalle case discografiche e quindi attraversavamo quelle vie dove c'erano quelle più importanti che hanno fatto la storia della musica negli anni '60. E poi il roseto della regina, il Queen Mary's Garden, un giardino pieno di rose di tutti i tipi e colori. Ricordo quei momenti e provo sentimenti misti tra nostalgia dolorosa ma anche piacevolezza nel cuore di aver vissuto la mia vita con lei, con Anita , una donna meravigliosa.

QUESTA NOTTE NOI LEGGIAMO POESIE

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QUESTA NOTTE NOI LEGGIAMO POESIE di Am Oved 2016 Questa notte noi leggiamo poesie, ma il mondo non legge poesie stanotte, e nemmeno nelle altre notti legge poesie, neppure le più belle; per nulla al mondo il mondo sarà disposto a leggere, neppure il più bello tra i cantici, E pur implorandolo, pur implorandolo tanto, egli non accetterà. (Antologia 1959-1969, Am Oved, 2016)

ORA, I DENTI DEI LUPI

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  ORA, I DENTI DEI LUP I di Ronny Someck -1977 Ora, i denti dei lupi nel ventre della gazzella, macchie di sangue rapprese sul suo collo, ai piedi i profumi del bosco  e labbra pesanti di racconti di quel viaggio,  quando l’avevi mandata via mentre le rughe si assiepavano come lupi sul tuo volto, gli occhi stavano rintanati nelle orbite e fuori faceva caldo e freddo, freddo e caldo, un tempo sballato. E intanto i lupi bevevano vodka in tuo onore, nelle feste dello stupro, nelle notti del suo corpo. UN ALTRO GIORNO PASSATO CON TE di Luciano Vacca - Marzo 2025 I bar di Vienna erano tuoi mentre aspettavamo il dolce caffè il suo odore ci arrivava al naso era il tuo odore di un altro giorno passato con te.

GLI OCCHI DEL SOLE

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  Buon pomeriggio a tutti. Pubblico una mia poesia che parla un po di me. Spero che vi piaccia. Gli occhi del sole. Nel grembo di mia madre è nato soltanto un sole malato. Ma forse, l’unica sua malattia, si chiamava “troppo amore”. Ed un bambino, che nacque biondo, aveva gli occhi che sembrava che piangevano ad ogni suo sorriso, fragile come il pane. Perché il nostro tempo un giorno finirà, lasciando spazio alla cenere del mondo, quello stesso mondo che non ha mai conosciuto la pace. E allora i tuoi capelli d’oro, come tanti fili luccicanti, che il sole fa brillare, piangeranno sorridendo, come piangevano gli occhi miei da bambino. Io corro, e certo corro, dentro questi miei pensieri che mi fanno commuovere, ed altro non ti saprei dire se non: “ama.. amami come il primo giorno che mi hai amato”.       Cristiano Cuturi.

MAGA

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Preferivamo trovarci sul ponte, o nel terrazzo di un caffè, o in un cine club, o piegati su un gatto in qualche cortile del quartiere latino.  Andavamo senza cercarci ma sapendo che andavamo per incontrarci.  Oh, Maga, in ogni donna che ti somigliava si radunava una sorta di silenzio fremente, una pausa affilata e cristallina che finiva per crollare a terra tristemente, come un ombrello bagnato che si chiude.  Julio Cortázar – Rayuela

LA SERA PRIMA ALL'HAMAM

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La sera prima eravamo stati all'hamam in via Rembrandt, era un locale bellissimo tutto in stile marocchino. Anita aveva imparato la danza del ventre ed insieme ad altre donne quella sera si era esibita. Mi aveva regalato un massaggio di quaranta minuti al corpo ed io che non avevo mai fatto una cosa del genere mi sentivo lievitato. Avevamo fatto pure il bagno turco e la sauna insieme, quindi eravamo in un'atmosfera molto intima e coccolati dalla cordialità di quell'ambiente. Dopo la danza del ventre avevamo cenato accovacciati su quei meravigliosi ed enormi tappeti persiani stesi lungo il pavimento e di sottofondo c'era questa musica orientale che ci faceva venire in mente il film "Il tè nel deserto" di Bertolucci....la solitudine di quella donna che guarda il deserto dopo aver perso il marito. Tornammo a casa ed Anita iniziò a stare male, malissimo al punto che chiamano il pronto soccorso che immediatamente decise per il suo ricovero. Allora la nostra cagnett...

VACANZE A ZAGAROLO

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VACANZE A ZAGAROLO di Luciano Vacca Zagarolo è una cittadina vicino Roma molto famosa, noi la conoscemmo perchè dovevamo trovare un posto per dormire durante la nostra vacanza romane che diventarono delle meravigliose vacanza a Zagarolo. Tutte le mattine prendevamo il treno per raggiungere Roma e dopo averla visitata in lungo ed in largo tornavamo a Zagarolo. Dove alloggiavamo era in un posto immerso nella natura o meglio un giardino curatissimo nei minimi particolari creando ovunque dei piccoli spazi di rilassamento totale con piante, alberi da frutto, amache, laghetti, piccole fontane....e tutto questo era dentro un boschetto. La ragazza che era la capa di questa associazione che gestiva questo luogo ci veniva prendere tutte le sera che tornavamo da Roma e ci preparava delle squisite cenette con cibi del luogo innaffiate da vino di quei colli.  Insomma noi la mattina eravamo indecisi se andare nelle vicina Roma per la nostra visita oppure rimanere ad oziare in quel meraviglioso ...

ANITA MI MANCHI

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Cara Anita Mi manchi tantissimo, non c'è nessuna ragione che mi abbia acquietato il dolore di averti perso, nessuna. Tutto è come quella sera quando esalasti l'ultimo respiro tra le mie braccia e ci baciammo ancora una volta, per l'ultima volta. Ma non era l'ultima volta che ti avrei baciato ho continuato a farlo in ogni momento del giorno e della notte, ti sento sempre con me, ovunque. E Cora quando sente il tuo nome - Anita - scodinzola come quando tornavi da lavoro, ti cerca dietro le porte, negli angoli della casa ed io l'accarezzo consolandola.  Dolce Anita tutti in biblioteca ti ricordano e lo faranno per sempre. Ciao amore mio. Sarai sempre nel mio cuore e poi....ti raggiungerò in quell'universo di stelle in cui ti trovi. Eri bellissima ed è stato stupendo vivere con te. Nessuno può capire quanto e come ci amavamo. Il nostro era un mondo unico, originale. Tutti erano intorno a te per il tuo altruismo. Abbiamo condiviso tutto ricchezza e povertà, il bello ...

SABBIA ROSA

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SABBIA ROSA di Luciano Vacca 16/2/'25 Una sabbia rosa ci circondava Si estendeva fino all'azzurro mare I piedi nell'acqua calavamo  Io guardavo le tue dita, tu le mie Giocavamo con gli spruzzi dell'azzurro come su una tavolozza  Vedevo i tuoi capelli nel vento Stringevo gli occhi per cogliere i dettagli  Straordinaria creatura sul ponte di quella nave I sale marino scolpiva i nostri giovani corpi Sinuosi nell'aria si muovevano Ebbri d'amore vibravano di un canto Un canto come quelle delle sirene Quel canto che sedusse Ulisse .