NUVOLE

NUVOLE di Fernando Pesso a 15.9.1931 da " Il libro dell'inquietudine " Nuvole... Oggi sono consapevole del cielo, poiché ci sono giorni in cui non lo guardo ma solo lo sento, vivendo nella città senza vivere nella natura in cui la città è inclusa. Nuvole... Sono loro oggi la principale realtà. e mi preoccupano come se il velarsi del cielo fosse uno dei grandi pericoli del mio destino. Nuvole... Corrono dall'imboccatura del fiume verso il Castello; da occidente verso oriente, in un tumultuare sparso e scarno, a volte bianche se vanno stracciate all'avanguardia di chissà che cosa; altre volte mezze nere, se lente, tardano a essere spazzate via dal vento sibilante; infine nere di un bianco sporco se, quasi volessero restare, oscurano più col movimento che con l'ombra i falsi punti di fuga che le via aprono fra le linee chiuse dei caseggiati. Nuvole... Esisto senza che io lo sappia e morirò senza che lo voglia. Sono l'intervallo fra ciò che sono e ciò che no...