ULALUME
ULALUME di Edgar Allan Poe, 1847 I cieli erano di color cenere e tristi; le foglie erano crespe e secche, le foglia erano appassite e secche; era una notte nel solitario ottobre del mio più immemorabile anno; egli era presso il tenebroso lago di Auber nel mezzo della brumosa contrada del Weir egli era là presso l’umido palude di Auber, nel bosco del Weir, visitato dagli spiriti. Quivi una volta, lungo un titanico viale di cipressi io errava col mio spirito di cipressi, con Psiche, mio spirito. Quelli erano giorni quando il mio cuore era vulcanico come i fiumi di fuoco che scorrono, come le lave che irrequietamente versano le loro correnti solforose giù pel Yaanek, negli ultimi climi del polo che gemono, mentre scorrono giù pel Monte Yaanek, nelle regioni del polo boreale. Il nostro trattenimento era stato serio e sobrio, ma i nostri pensieri furono paralizzati e secchi, le nostre memorie furono perfide e sterili, perché non conoscemmo che era il mese di ottobre e non notammo la n...