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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

UNA GRANDE STRADA

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  Buon pomeriggio. Pubblico qui per voi una mia poesia in cui è presente un po della mia religiosità e un po di me.   Spero che vi piaccia. Una grande strada.       Tante volte tu mi hai guardato, fino a che io ho imparato, anche troppo bene, che quello che per me è necessario è benedire la mia follia. Perché senza questa mia follia io resterei senza parole. Perché senza questa mia follia, io non potrei scrivere ma nemmeno parlare. E tante volte tu mi hai guardato, ma io soltanto adesso so come fare per raccogliere il tuo sguardo con il mio. E se vuoi io ti do la mano. Stringila, ma sappi che le mie mani sono sempre fredde anche quando è estate. Quello di cui io sono assai felice è che tu non ti sei mai stancato di guardarmi, mi hai sempre ritenuto degno di quell’amore che poi si traduce in una poesia, che poi, siccome è molto forte, diventa come un disegno fatto a carboncino dove tu hai disegnato un mio ritratto, di profilo, che non so se sia bello. Io sono arr...

IL LABIRINTO

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Quando ci recammo a Vienna visitammo il parco reale dove all'interno c'era un enorme labirinto. Ma davvero enorme con delle alte siepe e Anita non timorosa ma con la sua caratteristica prudenza non volle entrare e visto che io insistevo a voler entrare mi disse - vai pure, io ti aspetto all'uscita - sghignazzando.  Io orgogliosamente non volevo apparire pauroso le lasciai lo zaino e mi addentrai in questi stretti viottoli ghiaiosi costeggiate da alte siepi tutte uguali. Girai a vuoto per parecchio tempo, mi sembrava di ripercorrere gli stessi viottoli sempre uguali, insomma era passata quasi un'ora ed io non riuscivo più ad uscire da quel geometrico labirinto tutto verde. Anche se ad ogni biforcazione c'erano statue raffiguranti imperatori, principi, re e reggine degli stati germanici o prussiani io non riuscivo a venirne fuori.  Ad un certo punto sento chiamarmi prima lontano poi sempre più vicino - signor Vacca - era il custode che aveva mandato Anita a cercarmi. ...

VORREI INCONTRARTI

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  Vorrei incontrarti fuori i cancelli di una fabbrica, vorrei incontrarti lungo le strade che portano in India, vorrei incontrarti ma non so cosa farei: forse di gioia io di colpo piangerei. Vorrei trovarti mentre tu dormi in un mare d'erba e poi portarti nella mia casa sulla scogliera, mostrarti i ricordi di quello che io sono stato,  mostrarti la statua di quello che io sono adesso. Vorrei conoscerti ma non so come chiamarti, vorrei seguirti ma la gente ti sommerge: io ti aspettavo quando di fuori pioveva, e la mia stanza era piena di silenzio per te. Vorrei incontrarti proprio sul punto di cadere, tra mille volti il tuo riconoscerei, canta la tua canzone, cantala per me: forse un giorno io canterò per te. Vorrei conoscerti ma non so come chiamarti, vorrei seguirti ma la gente ti sommerge: io ti aspettavo quando fuori pioveva, e la mia stanza era piena di silenzio per te. Vorrei incontrarti fuori i cancelli di una fabbrica,  vorrei incontrarti lungo le strade in India,...

ENTRASTI E FU

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" Entrasti e fu " di Luciano Vacca 14/10/'24 Tu rompesti il muro di silenzio quella mattina muta e grigia tu poggiasti il destro piede La mia vita si infiammò d'un tratto colori natalizi riempirono l'infinito Tutto era in festa  Campane lungo la valle si sentivano Tutto prese luce Cori di animali ovunque Tutto prese vita e fu.

L'AMORE ROMANTICO

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L'amore romantico ha a che fare con il cavaliere della tradizione medioevale, con la nascita dello stesso sentimento dell'amore, della romance (storia d'amore). Questo tipo di amore non è sempre presente nelle coppie, anzi direi che con l'affermarsi della società materialistica tende a scomparire, permane un simulacro del romanticismo. L'amore romantico, invece, prevede una idealizzazione del proprio partner ed una forte attrazione nei confronti del suo comportamento frutto della personalità. Il cavaliere aderisce alle cosiddette regole cavalleresche tra cui viene previsto l'amore eterno verso la propria dama oltre al voto di fedeltà nei confronti del suo signore che lo ha insignito con la spada ponendola sulla spalla. Possiamo dire che la nascita del sistema cavalleresco e delle sue regole si collega alla nascita dell'amore romantico. È un amore complesso da un punto di vista psicologico perché prevede una " fusione ", quella a cui aspiran...

GLI ANGELI

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  GLI ANGELI di Vasco Rossi Quello che si prova Non si può spiegare qui Hai una sorpresa Che neanche te lo immagini Dietro non si torna Non si può tornare giù Quando ormai si vola Non si può cadere più Vedi tetti e case E grandi le periferie E vedi quante cose Sono solo fesserie E da qui, e da qui Qui non arrivano gli angeli Con le lucciole e le cicale E da qui, e da qui Non le vedi più quelle estati lì Quelle estati lì Qui è logico Cambiare mille volte idea Ed è facile Sentirsi da buttare via Qui non hai la scusa Che ti può tenere su Qui la notte è buia E ci sei soltanto tu Vivi in bilico E fumi le tue Lucky Strike E ti rendi conto Di quanto le maledirai E da qui, e da qui Qui non arrivano gli ordini A insegnarti la strada buona E da qui, e da qui Qui non arrivano gli angeli -------------------------------------------------------------------------- ......alle Lucky Strike vanno sostituite, per te le Merit e per me le Marlboro......e forse non le hai maledette, mi sembra ancora di...

IL VELIERO

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IL VELIERO di Luciano Vacca 11/01/'25 Solo odo il molo ondeggiare Vedo nel mare infinito vele Caldo tropicale sulla mia pelle scura Eccoti, appari poggiata all'albero maestro Il vento scolpisce i tuoi capelli nell'oro Come il profilo della bella egizia Neferiti Sento il mio cuore beccheggiare E guardo le corde tendersi fino allo spasimo come il mio animo Il veliero va tra le onde come la nostra vita Un mare silenzioso ci avvolge in un abbraccio Soli io, te e ...                                                   l'immensità

ULALUME

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ULALUME di Edgar Allan Poe, 1847 I cieli erano di color cenere e tristi; le foglie erano crespe e secche, le foglia erano appassite e secche; era una notte nel solitario ottobre del mio più immemorabile anno; egli era presso il tenebroso lago di Auber nel mezzo della brumosa contrada del Weir egli era là presso l’umido palude di Auber, nel bosco del Weir, visitato dagli spiriti. Quivi una volta, lungo un titanico viale di cipressi  io errava col mio spirito di cipressi, con Psiche, mio spirito. Quelli erano giorni quando il mio cuore era vulcanico come i fiumi di fuoco che scorrono, come le lave che irrequietamente versano le loro correnti solforose giù pel Yaanek, negli ultimi climi del polo che gemono, mentre scorrono giù pel Monte Yaanek, nelle regioni del polo boreale. Il nostro trattenimento era stato serio e sobrio, ma i nostri pensieri furono paralizzati e secchi, le nostre memorie furono perfide e sterili, perché non conoscemmo che era il mese di ottobre e non notammo la n...

UNA GIORNATA FREDDA DI GENNAIO

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UNA GIORNATA FREDDA di L.V . 5/1/'25 Sento i tuoi passi sul selciato li sento arrivare da lontano  fanno eco per dire - ci sono - Li sento nella mente non come un ricordo                 angosciante di malinconia Mi giro ... e mi giro nuovamente                dove sei?  Sento la tua voce chiamarmi - aspettami -  Sono qui, anche se non ti vedo  Ti sento nella pelle indurita dal tempo Ti sento nelle ossa consumate dai timori Ti sento nel sangue rosso, rosso sangue                 come il colore di un dipinto futuro  Come quel giorno, oltre il vetro, il freddo                 un freddo inarrestabile.