DETERMINAZIONE E GENTILEZZA IN UNA DONNA CORAGGIOSA

Anita

Determinazione e gentilezza in una donna coraggiosa

Ho conosciuto Anita quando mi sono recata per la prima volta nella Biblioteca di Condominio “Falcone-Borsellino” di via Belinzaghi 11, a Milano. Ero stata invitata a presentare uno dei miei romanzi in questa realtà milanese, che per me era del tutto nuova. Le biblioteche di condominio sono nate in contesti spesso difficili, in case  e quartieri popolari, dove i problemi degli abitanti sono talmente tanti, che la lettura di libri è considerata un lusso che non ci si può permettere, l’ultima cosa a cui pensare, di fronte alla necessità di mettere insieme il denaro necessario per sopravvivere in questa nostra città, così complessa ed estraniante. Addirittura, in via Belinzaghi, Anita e Luciano hanno ricevuto minacce, azioni di disturbo e anche danneggiamenti al locale destinato ad accogliere i libri e i lettori. Perché? La spiegazione è semplice: leggere insieme, parlare dei libri, ritrovarsi, far entrare la cultura e la bellezza nei propri orizzonti di vita, porta le persone a organizzarsi contro i prepotenti, a non subire più il loro controllo, a fare qualcosa per migliorare la situazione dei più fragili, a ripristinare la legalità.

Insomma, la lettura e la presenza della biblioteca sono una declinazione semplice del senso civico e della democrazia, portano al confronto e al rispetto delle idee altrui, migliorano la vita.

Anita lo sapeva: la passione con la quale ha sostenuto fin dall’inizio l’idea di avere nel condominio una biblioteca ha spinto tutti a darsi da fare per ottenere quell’obiettivo, ha motivato lei e il marito a non arrendersi di fronte agli ostacoli, alle vessazioni di chi, nel condominio si opponeva alla loro iniziativa. Lei e Luciano hanno dovuto formalizzare delle denunce, sono stati tenaci e ostinati, e hanno vinto: la biblioteca “Falcone-Borsellino” è un presidio di cultura e di legalità del quartiere. Anche dedicarla ai due magistrati eroi non è stata una scelta casuale. Oltre a questa passione civile Anita aveva anche una naturale gentilezza, una dignità e una signorilità semplici che arrivavano al cuore attraverso i gesti, gli sguardi, le frasi, i comportamenti.

Anche davanti alla malattia ha conservato la capacità di guardare con grande dignità a quanto stava accadendo al suo corpo, conservando un certo distacco, quasi più dispiaciuta per chi le voleva bene, rifiutando la tentazione di compatirsi e chiudersi in se stessa. Ha affrontato con coraggio le cure, spesso invasive quanto la malattia.

L’ho ammirata per la sua forza di carattere.

Ci vorrebbero più persone come lei.

Ci manca e continuerà a mancarci.

Fiorenza



Commenti

  1. Grazie cara Fiorenza per le tue gentili parole dedicate ad Anita. Come tutte le persone Anita aveva un carattere poliedrico e nel corso della sua vita ha avuto diversi interessi e il suo lavoro era molto distante dai suoi studi fatti in gioventù. Ma sicuramente sono stati determinati per formarla ad un carattere coraggioso e libero da chiusure mentali. Io la ricordo così: sempre disponibile verso gli altri e pronta ad affrontare le difficoltà della vita. Un abbraccio 🌹

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

IL CANCRO HA VINTO

NOBILTÀ DELL' ALTRUISMO

BIBLIOTECA CONDOMINIALE