BIBLIOTECA CONDOMINIALE

Anita è stata la fondatrice insieme a me della Biblioteca di Condominio "Falcone e Borsellino" in via Giulio Belinzaghi 11 a Milano. Ci sono tante volontarie e volontari che animano la nostra biblioteca, ma tutto è partito da noi due. Già da tempo organizzavamo dei caffè letterari nella nostra abitazione mettendo a disposizione il nostro patrimonio librario. Sceglievamo un libro con i nostri amici e dopo averlo letto ne discutevamo davanti ad un buon caffè che preparavo io da buon napoletano, ormai milanese. Anita credo che non abbia mai preparato un caffè in mia presenza, era assodato che lo facevo meglio io ed era quindi un compito definitivamente a me delegato. 

Poi con un nostro amico che lavora presso l'Aler ci siamo confrontati e abbiamo scoperto che c'erano dei locali vuoti che una volta, fino a venti anni fa, venivano usati come appartamento di servizio della custode. Poi erano stati abbandonati ed attualmente adibiti a magazzeno, quindi erano disponibili. Decidemmo come fare affinché l'Aler potesse darli a noi per utilizzarli come biblioteca. Fu una scommessa con un rischio molto alto di delusione. Ma a me ed Anita ci piacevano le sfide e quelle che avevano un senso per il bene della collettività. 

Firmammo il Patto di Collaborazione tra il nostro gruppo di cittadini e la direzione dell'Aler: quei locali furono adibiti a Biblioteca Condominiale. 

Così iniziammo a lavorarci sopra e il 14 febbraio del 2020 inaugurammo la biblioteca alla presenza delle autorità, di tutte le istituzioni. Un nostro sogno si era realizzato. Decidemmo anche di dedicarlo ai giudici Falcone e Borsellino per dare un segnale forte di legalità in un caseggiato popolare abituato a ben altro. Dovemmo immediatamente fronteggiare la pandemia e quindi spostammo tutta l'attività culturale on line, utilizzano la rete e dovemmo imparare velocemente gli strumenti tecnologici necessari.

La vita della Biblioteca non è stata facile, siamo arrivati a vere e proprie aggressioni verbali e fisiche. Noi, il nostro gruppetto di cittadini, era finalmente presente due volte alla settimana nel cortile con iniziative culturali, mentre prima in quel cortile si svolgevano finanche attività criminose. E finalmente c'eravamo fisicamente sotto la bandiera della legalità, eravamo diventati un presidio istituzionale. Anita era orgogliosa di questa esperienza e si è dedicata a costruire una rete di persone anche oltre lo stesso condominio interessate alla cultura. Lei era l'anima della biblioteca. Era un Miracolo con la emme maiuscola quello che stavamo realizzando. 

Sono state centinaia le iniziative che abbiamo prodotto dalla semplice presentazione di libri alla lettura in cortile in gruppo, dal cinema agli spettacoli teatrali e tanto, ma tanto altro.

Ci hanno fatto di tutto, non potevano sopportare che la biblioteca funzionasse e che arrivasse gente dal quartiere e da tutta Milano. Ci hanno strappato la bandiera italiana esposta per il 25 Aprile, ci hanno disturbato e quasi assalito durante una cerimonia per la festa della Repubblica, sputato sulle persone che partecipavano alle nostre iniziative strappato gli avvisi nella bacheca, insultato, ingiuriato. Insomma un clima davvero pesante, ad un certo punto abbiamo deciso di raccogliere migliaia e migliaia di firme, una petizione in tutta Milano a sostegno della nostra biblioteca, hanno firmato anche consiglieri comunali, regionali, finanche parlamentari della Repubblica Italiana.

Alla fine abbiamo vinto noi!

Anita non ha mai indietreggiato, ha combattuto la sua battaglia fino alla fine. A poche settimane della sua dipartita ci sono state persone sotto le nostre finestre che hanno continuato a minacciarci. Mai Anita ha fatto un solo passo indietro. Ha sempre difeso la scelta che avevamo compiuto, anzi infondeva in me coraggio e audacia ad andare avanti. Ancora nelle ultime settimane mi ricordava di aprire la Biblioteca agli orari previsti con costanza e di fare iniziative, la cultura per lei era non solo importante ma essenziale. 

Anita è stata anche questo, non è stata solo mia moglie, ma è stata anche una combattente per la libertà al mio fianco.

Questo anno la Festa della Repubblica la dedicheremo a te premiando i vincitori del Concorso Letterario: ANITA DE BERNARDIN - LA NOBILTÀ DELL'ALTRUISMO che come Biblioteca abbiamo istituito e tutti gli anni lo ripeteremo fino a quando io e gli altr ne avremo la forza.

Ed io continuerò quello che lei mi ha sempre indicato: la cultura cambia le persone. Questo lo adotterò su di me e poi proponendolo anche agli altri. 

Ciao Amore mio. 


Commenti

  1. Vero, la Cultura cambia e migliora le persone

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  2. Una bellissima storia e realtà 🙏

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    1. Sono fermamente convinto di fare continuare questa storia, è un imperativo morale, lo devo ad Anita. Grazie di ♥️

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  3. Ringrazio Anita per tutto quello che ha fatto per la collettività, un punto di riferimento, fermo, per tutti i cittadini e per i suoi cari, che continuano a sentire la sua voce

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    1. La sua voce rimarrà in eterno con me e con tutti i cittadini che l'hanno voluta bene.🌹

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  4. Bella testimonianza di come la vita delle iniziative e delle persone che le creano si intrecciano e continuano anche al di là della vita fisica. Un abbraccio.

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  5. meravigliosa iniziativa per continuare a perpetrare la memoria del bene, al di là delle note sequenze infinite di vita e morte.

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  6. Lasciare uno splendido ricordo di sé è come vivere una vita sottratta al dominio del tempo. Un forte abbraccio a Te, Luciano, e ad Anita, che di certo lo riceverà guardandoci con un sorriso pieno di affetto e di amore per Te

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    1. Leggendo il tuo commento non posso non commuovermi. Un abbraccio

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  7. Sono toccanti le parole che usi per descrivere la tenacia, l'intelligenza ed il coraggio della tua compagna di vita. 🌻

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    1. Grazie. Vorrei tanto che fosse ancora con me a continuare quello che abbiamo costruito. Un abbraccio 🌹

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