OLIMPIADI PARIGINE
Questo anno le Olimpiadi si sono tenute a Parigi che possiamo dire che dopo Londra è stata l'altra città che che ci ha preso il cuore. Vedere quelle vie, quei maestosi palazzi monumentali, la Senna era come se stessi con me a gioire dei ricordi che ci hanno accompagnato per tanto tempo. Quelle atmosfere d'amore in ogni angolo che i parigini sono in grado di creare ci hanno rubato il cuore. Io d'altronde sempre legato alla Francia fin da ragazzo per la sua storia, tu invece più legata a Londra per la musica underground ci hanno portato sempre in modo curioso di avvicinarci a queste grandi città.
E poi, cara Anita ho visto la ginnastica artistica femminile che tanto ti piaceva perché ti divertita per i ritmi musicali, per la coreografia, ma soprattutto perché si trattava di donne, ragazze eccellenti che raggiungevano primati assoluti con il loro impegno, raggiungevano l'ideale della perfezione della bellezza. Mentre le vedevo, quelle ragazze, agivano dentro di me e non in modo conflittuale, la tristezza da una parte, ma anche la gioia dall'altra, mi piaceva sentirti con me a gioire di questo sport, della bellezza che esprimevano attraverso l'atto artistico e sportivo.
Paris l'abbiamo respirata quella sera del 14 di Luglio, festa della Rivoluzione, dove incantati, guardavamo con il naso all'insu', in mezzo a tanti parigini, la torre Eiffel illuminata dai fuochi d'artificio.
Quel giorno tornavamo dalla Reggia di Versailles dove i parigini si radunavano con il berretto rosso della Rivoluzione e avevamo cenato in un ristorantino in una strada anonima di Parigi dove contava solo il nostro amore. Parigi quella sera si era imbellettata per noi, era nostra!
Rimarrà indelebile dentro di me il ricordo della tua gioia che bandiva ogni tristezza, amante della vita, curiosa di ogni angolo e di quello che poteva esserci dietro.
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