BISOGNA AIUTARE QUESTE DONNE
Bisogna aiutare queste persone, bisogna aiutare queste donne.... così diceva Anita una delle ultime volte che è venuta in Biblioteca. Parlavamo della violenza sulle donne e lei nel suo intervento faceva riferimento a quelle donne che accettano, molte volte per paura, la violenza che i loro mariti, compagni, fidanzati praticano su di loro. Ma quello di cui era più preoccupate era lo stato di omertà in cui si muovevano gli uomini che compivano queste atrocità vigliacche. Omertà, copertura e delle volte anche complicità per lo meno socio-culturale che offrivano chi spesso abita vicino e non fa nulla, chiude non solo un occhio ma tutti e due.
Anita non riusciva a stare zitta, non riusciva ad essere indifferente di fronte alle ingiustizie del mondo, lei agiva, proprio come sostiene in questo breve video.
Ho ancora a casa le migliaia di segnalibri che fece stampare in occasione della Festa della donna di diversi anni fa e voleva che venisse celebrata anche dalla nostra biblioteca di condominio, tutti gli anni. Lei pensava che lanciare un sassolino in uno stagno comunque avrebbe mosso le acque e le donne ne avrebbero trovato beneficio con il lungo andare.
Anita è stata, oltre ad una compagna meravigliosa della mia vita, un'intellettuale con una spiccata sensibilità per le problematiche sociali e sapeva vedere oltre il proprio orizzonte. Li costruiva i nuovi orizzonti, lì plasmava con la sua mano di donna libera.
Quanto mi manchi piccola mia.
❤️❤️❤️
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPossiamo vedere questo segnalibro? Che nessuna parola e gesto che ha lasciato cadano nel vuoto! Ripartiamo dalle sue ultime volontà, dal suo testamento spirituale. Abbiamo un appiglio, le briciole che ci ha lasciato: se le seguiamo ci ricondurranno a "Casa", dove potremo "incontrarci" ed essere pienamente noi stessi: più umani, interiormente liberi, indipendenti nello spirito.
RispondiEliminaQualcuno ne è rimasto in qualche nostro libro. Se lo trovo lo fotografo e te lo mando. Quando lo fece ricopriva il ruolo di Assessore alla Cultura per conto del Circolo Ricreativo Aziendale dei Lavoratori delle Poste e Telecomunicazioni di Milano. Lei fece una grande battaglia da un punto di vista culturale a favore delle donne che lavoravano in quell'azienda.
EliminaHai ragione la memoria di Anita va ritrovata in queste cose. Grazie ❤️
❤️❤️❤️
RispondiElimina