LA SPIAGGIA DI DOVER

LA SPIAGGIA DI DOVER di Matthew Arnold

Il mare è calmo, stanotte.
Alta marea. La luna bianca giace
sopra lo stretto; sulla costa francese il chiarore
brilla e svanisce; le scogliere d’Inghilterra si ergono
scintillanti e vaste nella baia tranquilla.
Vieni alla finestra, dolce è l'aria della notte!
Soltanto, dalla linea lunga di schiuma
Dove il mare incontra la terra sbiancata dalla luna,
Ascolta! senti il fragore stridente
Dei ciottoli, che le onde trascinano, e gettano,
Tornando, sulla riva alta del mare,
Inizia e cessa, e poi di nuovo inizia,
Con lenta cadenza tremula, e porta
Con sé l'eterna nota della tristezza.

Sofocle, nel tempo antico
la udì sull’Egeo, e gli riportò
in mente la torbida marea
dell’umana miseria; e noi troviamo
ugualmente in quel suono un pensiero,
udendola su questo remoto mare boreale.

Il Mare della Fede,
era pure, un tempo, in marea alta; e attorno
alle rive della Terra giaceva, racchiuso
come le pieghe di una cintura risplendente.
Ma adesso altro non sento
che la sua malinconia, un lungo ruggito
che si ritira al respiro del vento della notte,
giù per i vasti e spaventosi bordi
e per i nudi ciottoli del mondo.

Ah, amore mio, restiamo fedeli
l’uno all’altra!
 perché il mondo, che pare
stendersi dinanzi a noi come una terra di sogni,
così vario, così splendido, così nuovo,
non possiede in realtà né gioia, né amore, né luce,
né certezza, né pace, né sollievo nel dolore;
E siamo qui, come in una piana che s’oscura
sbattuti tra confusi e allarmi di lotte e fughe,
dove eserciti ignoranti si scontrano di notte.

Una poesia dedicata a te che eri una pacifista, volevi finanche partire per queste organizzazioni umanitarie nei paesi in guerra. Intanto facevi sottoscrizioni per alleviare il dolore che ti produceva vedere immagini di guerra e gente soffrire, soprattutto i bambini ti commuovevano, la disperazione dei loro genitori.

Leggendo i libro "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury ho letto questa poesia che il protagonista principale che di mestiere faceva il pompiere, ma il corpo dei pompieri in quel mondo anziché sedare le fiamme dava fuoco alle case con tutti i loro proprietari dentro solo perchè detenevano dei libri, i quel mondo possedere e leggere i libri era vietato e il reato era punito, appunto, con la morte. Ma il Montag, il protagonista principale, ha il coraggio di ribellarsi a quella situazione e non solo ruba i libri ma li legge pure e li legge pure ad alta voce agli altri che ovviamente lo denunceranno. E legge ad alta voce questa straordinaria poesia alla moglie. Montag oltre a leggere, mette in pratica quello che legge non è un inutile dotto ma un sapiente attivista della libertà.

Questa poesia mi ha fatto venire alla mente un ricordo....

Il ricordo di quella volta che attraversammo la Manica in treno, un treno che si immergeva sulle coste francesi per poi riemergere su quelle inglesi. Facesti una riflessione quando il treno percorreva la costa inglese al crepuscolo, si iniziava a vedere la luna prima di entrare nell'area urbana londinese, guardasti la Manica, le sue onde, dicendomi con occhi malinconici che quelle coste, quel mare avevano visto chi sa quanti uomini e donne morire, perire nelle acque, per la loro difesa, sia dalla parte francese che da quella inglese. Era una riflessione profonda di una donna che aveva non semplicemente studiato, ma riflettuto su quello che studiava, una riflessione carica di odio contro la guerra ma anche di amore per la libertà e per chi la difendeva. Gli venne in mente quello che gli aveva raccontato suo padre che era stato imbarcato su una nave militare durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli raccontava la sofferenza che avevano dovuto sopportare durante i bombardamenti degli aerei americani ed inglesi, il sangue che scorreva, la carne, l'acciaio, le urla, la disperazione e il terrore di morire di quegli uomini. E poi il silenzio del mare e da lontano lui e qualche altro sopravvissuto vedevano la nave in fiamme affondare.

Era anche questo Anita.




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