SE UNA NOTTE D'INVERNO....

 «Senti, conosco un caffè qui all’angolo, pieno di specchi, con un’orchestra che suona il valzer: m’inviti?»

                                    Italo Calvino                                   Se una notte d'inverno un viaggiatore. 

Anita era un po' così, gli piaceva l'attimo fuggente, se gli prendeva una cosa, se la trovava piacevole e curiosa, ti invitava e ti invitava anche a ballare. Lei era inclusiva. Io non so ballare sono un orso ma con lei diventavo un cigno, per modo di dire.

Ci piaceva bere il caffè osservando la vita scorrere, osservardo la gente. Allora fumavamo e quindi tutto era più piacevole, il fumo faceva nuvolette con colori dal bleu al bianco e ci circondava, ci invadeva.

Un anno, in questo periodo, ci siamo recati al mare a Varazze e c'era, in un piccolo albergo che ci ospitava, un'enorme vetrata dalla quale si vedeva il mare. Io ed Anita abbiamo passato ore a guardarlo, la schiuma, le onde e in lontananza l'orizzonte, quella linea immaginaria che separa il mare dal cielo. Eravamo un po' malinconici, il passato ci prendeva. Avevamo fatto una passeggiata mano nella mano, lungo il bagnoasciuga con i piedi nudi che calpestavano la sabbia umida. Adesso eravamo lì a guardare il mare dalla vetrata. Fumavamo le nostre sigarette, lei le Merit ed io le Malboro morbide, e facevamo sogni ad occhi aperti. Alle nostre spalle c'era una piccola orchestra, una band musicale che ci accompagnava nel sogno. Anita si volta verso di loro e gli dice di mettere su un lento degli anni settanta e poi indica me invitandomi a ballare. Le luci si abbassarono un po' nella sala, eravamo l'unica coppia che ballava. La malinconia presto è andata via. Ci siamo divertiti fino allo sfinimento mentre fuori si sentiva il rumore del mare e si vedeva la schiuma delle onde che arrivavano sulla riva fino a quasi sotto la sala dove noi ballavamo. 

Anita era anche questo, una ragazza pronta a cogliere l'attimo, a capovolgere in un secondo lo stato emotivo, a farti dimenticare la pesantezza della vita. Non potevi non amarla. 




Commenti

  1. Che bel ricordo, scritto anche bene. Grazie Luciano di farci conoscere Anita, una donna bella ed affascinante.
    Bravo🌹

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    1. Sono commosso dalle tue parole. Mi manca tanto.
      Grazie ❤️

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