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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

LA MIA PICCOLISSIMA PREGHIERA

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  Buona sera a tutti. Pubblico questa mia poesia, che mi è molto cara, perchè in essa è racchiuso il mio credo e la mia religiosità. La mia piccolissima preghiera.     Un giorno mia madre si accorse che piangevo. Ed io le dissi che stavo piangendo perché stavo pensando a Dio. Io piango spesso quando penso a Dio, perchè il suo braccio è forte come quello di mio padre, ed il suo sorriso è più dolce di quello di mia madre. Il suo amore è pane inzuppato dentro al vino. Questa qui è la mia piccolissima preghiera.        Cristiano.

ABBRACCIO

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  ABBRACCIO di Luciano Vacca Diventare un tutt'uno Tu sei me, io sono te Il mondo fuori non c'è più Un unico abbraccio Si sente solo il tuo sospiro Solo il tuo cuore, sento battere Leggero come l'aria Caldo come il fuoco della passione Respiro il tuo odore I tuoi capelli biondi sul mio viso Le mie braccia ti abbracciano Le tue braccia si aggrappano al mio collo La brezza di mare nei tuoi occhi Corteccia di alberi antichi nel mio petto Finalmente sei qui. Ti sento Mi senti Amore,   dolce amore . Altre foto della mia piccola.🌹🌹🌹 C Che il cielo ti abbia in gloria, amore mio. A te ho dedicato questa poesia come tante altre, sono sicuro che le stai leggendo e come nei sogni mi accarezzi i capelli e ridendo ci prendiamo un po' in giro.

O M B R E

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Alcune persone mi hanno chiesto se posso caricare sul blog qualche foto di Anita. Provo a farlo, non sono sicuro della riuscita. Sono foto che ho trovato "raschiando" con le unghie i fondi dei cassetti, il mio subconscio non è ancora pronto e adesso con l'età digitale si tratta di trovare le chiavette USB. Alla fine con le unghie rotte ho trovato qualcosa.  Tante, tantissime non le ho trovate o forse non voglio trovarle ancora, fanno tanto male. Fa tanto male vedere la gioia sul viso di Anita, la gioia che ho perso. È ancora troppo presto per provare piacere nel ricordo di quei momenti. In alcuni casi ciò accade, ma in altri, in molti altri, i tasti del PC si bagnano delle mie lacrime, vedo tutto ombrato. Vedo ombre che mi dilaniano il cuore.  Però quelle foto, quelle ombre sono oggi il mio conforto, mi aiutano ad andare avanti. La fotografia ha una potenza catartica incredibile, tutti dovrebbero praticarla, è uno dei modi per lasciare qualcosa di sé, della propria vita s

UN ANNO FA

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Un anno fa in questo periodo Anita stava malissimo, io gli facevo tutto: la lavavo, la vestivo, gli facevo l'alimentazione assistita, gli davo le medicine agli orari prefissati e morfina, morfina. Mio Dio che male ricordare quei momenti. Sono qui al McDonald a bere il caffè macchiato e piango come un bambino, il cameriere molto discretamente si è avvicinato a chiedermi se ho bisogno di qualcosa ed io gli ho risposto - ho bisogno della mia Anita, della gioia che mi dava, ma niente e nessuno può portarmela indietro -  La mia piccola stava "andando", io lo sentivo, anche se volevo illudermi che con la mia precisione ripetitiva l'avrei salvata, ma era tutto inutile, combattevo con un nemico più forte che l'aveva già presa, già fatta sua. Un medico ad un certo punto mi disse, dopo che io per l'ennesima volta l'avevo pesata e non era cresciuta anzi calava di peso, mi disse, appunto - signor Vacca sta alimentando il tumore, la lasci vivere bene le ultime ore che

OLIMPIADI PARIGINE

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Questo anno le Olimpiadi si sono tenute a Parigi che possiamo dire che dopo Londra è stata l'altra città che che ci ha preso il cuore. Vedere quelle vie, quei maestosi palazzi monumentali, la Senna era come se stessi con me a gioire dei ricordi che ci hanno accompagnato per tanto tempo. Quelle atmosfere d'amore in ogni angolo che i parigini sono in grado di creare ci hanno rubato il cuore. Io d'altronde sempre legato alla Francia fin da ragazzo per la sua storia, tu invece più legata a Londra per la musica underground ci hanno portato sempre in modo curioso di avvicinarci a queste grandi città.  E poi, cara Anita ho visto la ginnastica artistica femminile che tanto ti piaceva perché ti divertita per i ritmi musicali, per la coreografia, ma soprattutto perché si trattava di donne, ragazze eccellenti che raggiungevano primati assoluti con il loro impegno, raggiungevano l'ideale della perfezione della bellezza. Mentre le vedevo, quelle ragazze, agivano dentro di me e non i

FARFALLE

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Questa mattina appena arrivo da te vedo tre farfalle che svolazzano sulla tua foto e sui fiori colorati. Una delle tre, con un colore azzurro come il cielo, mi fa - ciao Luciano siamo qui con la tua Anita da stamane appena che è venuto chiaro - L'altra farfalla gialla con dei puntini rossi sulle ali - sai da un po' veniamo a trovarla e ci facciamo due chiacchiere, poi la domenica che sappiamo che tu arrivi, Anita ci parla di te e dei vostri viaggi, in quei posti incantevoli che siete stati, delle tue mani nelle sue mani - Io rimango incredulo a sentire queste farfalle parlare e rivolgersi a me, anche Cora, la nostra cagnetta, rimane a bocca aperta, stupita.  L'altra farfalla, bianca, tutta e solo bianca mi viene sulla testa e mi dice in tono rassicurante - Anita non è mai sola, siamo sempre con lei e abbiamo sparso la voce alle altre nostre sorelle di venire qui e raccontarci - La sua voce è quasi un sospiro che mi giunge. Poi mi dice - adesso vi lasciamo soli, ma poi quand

LITTLE ITALY

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Quando andavamo a Verbania sul lago Maggiore a fare le vacanza prendevamo il treno (per noi il viaggio era già vacanza, non era tempo inutile era tempo da passare con piacevolezza)) e prenotavamo presso un Ostello per "giovani" anche se noi giovani non eravamo più, che era situato in una villa di fine Ottocento su di una collina da dove si poteva ammirare il lago Maggiore e le diverse isole, un paesaggio meraviglioso, con vista mozzafiato. Ricordo le serate passate con Anita seduti sul terrazzo a guardare le stelle... a raccontarci....le barche nel lago come puntini bianchi....i fuochi d'artificio in qualche paesino lungo la riva....la musica lontana che proveniva da qualche festa....e poi le passeggiate al buio a cercarci con le lucciole scintillanti e danzanti intorno a noi. Le vacanza a Verbania le abbiamo sempre fatte rigorosamente con Cora che si divertiva un mondo a nuotare, tuffarsi, giocare a rincorrere le oche, i cigni, tutto quello che si muoveva in acqua. Era u

IL CUORE MIO DI CARTA

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Buon pomeriggio a tutti. Voglio pubblicare qui per voi una mia poesia d'amore. Il cuore mio di carta.     Il tuo cuore è rimasto li seduto, come in attesa di una cosa molto bella che doveva accadere. Dove sono andati a finire quei nostri pensieri, fatti di pane e di acqua pura? Erano pensieri che pensavamo assieme, lo sapevamo entrambi, ma nessuno confessava all’altro, e non usava il proprio coraggio per non sembrare un  qualcosa di sbagliato. Dov’è finito quell’amore, quell’amore che la nostra malattia conosce bene, e che non elemosinerà mai la luce del sole, di qualsiasi sole, che forse un giorno porterà luce alle nostre menti ed ai nostri pensieri già consumati. La mia malinconia è come una giostra che non si ferma, mentre gli occhi neri tuoi sono peccato, inferno, e quel paradiso dove nessun uomo potrà mai entrare senza la chiave. Io ti porterò tante rose, perché il nostro addio diventerà forse un giorno la fine di un

UN CAMPARINO IN DUOMO

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In piazza Duomo c'è un bar in stile liberty che prepara degli aperitivi e stuzzichini estremamente saporiti. È il bar Camparino della Galleria. E' un bar nato alla fine dell'Ottocento ed è stato il luogo per eccellenza d'incontro degli artisti e degli uomini di cultura dei movimenti sviluppatisi nel Novecento. Io ed Anita ogni volta che ci si passava per i dintorni del Campari ci fermavamo per un aperitivo. Ma i suoi stuzzichini erano talmente buoni che finivamo per renderli sostitutivi al pranzo. Quel bar è frequentato da migliaia e migliaia di persone, è una icona della città di Milano . A noi ci piaceva frequentarlo perché ci ricordava di essere in una città della modernità, del progresso, del lavoro creativo, ma anche la città e quel luogo, il Camparino, lo dimostrava della cultura e dell'arte. E noi da bravi illuministi ci piaceva condividere insieme agli altri milanesi il rito dell'aperitivo. Anita come al solito era splendente e passavamo un po' di t