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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

LA PASQUA CON ANITA

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Ad Anita piacevano le uova di Pasqua ed io, da quando ci siamo conosciuti gliene regalavo una, alcuni anni l'acquistavo da qualche artigiano del cioccolato e gli facevo mettere qualche piccolo dono dentro. Lei era come una bimba il giorno di Pasqua, faceva preparare a me da mangiare ed io ricordandomi qualche piatto tipico della tradizione partenopea, preparavo ad esempio il ragù o il casatiello.  Ovviamente tutto ciò oltre ad essere delle squisite pietanze che richiedevano molto tempo per la preparazione, rappresentavano soprattutto per noi dei "simboli" che ci tenevano legati alla tradizione cristiana e alle nostre origini meridionali.  Poi c'era la Pasquetta che sempre l'abbiamo trascorsa con alcuni nostri vecchi amici o parenti in qualche luogo fuori Milano.  La Pasqua per certi aspetti da era da noi più sentita di altre feste religiose, intanto perché era iniziata la primavera e per Anita era una stagione che la rendeva splendente più del solito e poi la Pasq

GIOVANE BARCELLONA

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Barcellona è stata una meta in cui Anita ed io ci abbiamo creduto, nel senso che volevamo assolutamente vederla. Molti nostri conoscenti giovani ci parlavano molto bene di questa città, una città all'insegna della giovinezza e così si è mostrata a noi fin d quando siamo arrivati all'aeroporto pieni di voli low cost. Ricordo perfettamente il nostro piacere a visitare il famosissimo parco e allo stesso tempo opera d'arte monumentale di Antoni Gaudì viene chiamato il Parco Guell. Ma Gaudì non solo di opere d'arte Barcellona è piena, ma ha impresso le sue teorie di architettura in tutta Barcellona. E' una città che tiene moltissimo alla sua autonomia, quasi tenendola "separata" o comunque distinguendola d quella spagnola al punto tale che alcuni leader istituzionali sono ancora in carcere per aver indetto un referendum che avrebbe portato alla separazione della Catalogna, che è la regione in cui Barcellona ne è la città più importante e gli abitanti la conside

SEMPRE TU

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Cara piccola Non c'è luogo o volto che incontri che non mi ricordino di te. Poi la musica per noi è stata un luogo, un rifugio per ripararci dai mali del mondo. Ho ancora nelle orecchie i nostri cantautori, i nostri musicisti: Laurie Anderson, Peter Gabriel, Bruce Springsteen, e tanti altri. Quando li ascolto non posso fare a meno di piangere e pensare ai nostri momenti felici. Poi c'era Passione di Gabriel che ascoltavamo frequentemente in questa settimana prima di Pasqua. Mi vengono i brividi ad ascoltare quell'album.  Mentre scrivo ho come sottofondo Ennio Morricone, le sue musiche che guidavano le grandi opere cinematografiche. Questo siamo stati noi: Arte, Cultura, Bellezza, Studio. Stamane ho visitato il Museo del Novecento con le sue più belle opere, tu eri lì con me, ti sentivo al mio braccio. Anche nelle fasi più difficili della malattia non hai mai abbandonato il tuo walkman: le tue cuffie sono ancora lì sul tuo comodino che aspettano te per farti ascoltare la mus

MERAVIGLIOSA CREATURA

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Cara Anita Più tempo passa e più mi manchi, anzi ci manchi. Non ci abitueremo mai alla tua assenza, forse impareremo a conviverci. Anche a Cora manchi tanto.  Da quando non ci sei lei si è ancora più legata a me. Molte volte, tutt'ora, quando rientriamo dai nostri giri per i suoi bisogni, lei entra ansiosa in camera da letto con la speranza di trovarti, poi delusa mi guarda, e torna indietro nel corridoio. La sera è tristissima non vede l'ora di andare a letto, questo è dovuto anche a l'età che avanza. Oramai è una signora anche se rimane sempre molto brillante, corre sempre dietro la pallina come faceva con te. Caro amore mio verremo domenica mattina a trovarti e ti porteremo la poesia che ti leggerò. Tu sei sempre nei nostri cuori e la sera guardiamo verso le stelle e ti scorgiamo, sei sempre la più splendente tra tutte. Ciao piccola ❤️

MOTO ROSSA TUTTA CROMATA

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Lucio Battisti nella canzone "Il tempo di morire" canta: motocicletta, 10 Hp, tutta cromata, è tua se dici sì, mi costa una vita, per niente la darei, ma ho il cuore malato, e so che guarirei.... Anche per noi la moto ci ha curato il cuore malato, insieme provenivamo da relazioni, purtroppo, interrotte. Ci piaceva andare in moto e dove, per la prima volta abbiamo abitato insieme, a Mediglia un piccolo comune del milanese, ne avevamo una, la fiammante rossa Honda Cb 400.  La utilizzavamo per andare ovunque: a lavoro, in giro per la città, in montagna. Ricordo un primo Ferragosto passato in Val Brembana che abbiamo raggiunto con la nostra moto. Ci eravamo tanto arrostiti al sole dell'alta montagna che al ritorno siamo stati due giorni spalmarci le creme, eravamo diventati due peperoni rossi come la nostra bellissima moto. Eravamo diventati due centauri con tanto di caschi integrali e chiodi di pelle borchiati, magri e atletici.  Siamo andati diverse volte al mare con la mot

IL PRATER

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Vienna è davvero una città che ha un rapporto particolare con la natura, come credo tutti gli austriaci. Preferiscono andare in bicicletta per le montagne. Infatti per grande, anzi direi, grandissima parte della città c'è il Prater che è un enorme parco. La gente si reca lì appena può e passa gran parte della giornata immersa nella vegetazione. Io ed Anita quando siamo stati a Vienna abbiamo passato quasi due giorni immersi in questo luogo dove c'è di tutto: sport, divertimenti, ristoranti, club esclusivi. E la fauna locale che si fa notare tipo scoiattoli, lepri e tantissimi animali anche di medie dimensioni che cercano di fare amicizia con gli umani. Il rapporto uomo e animali in quel luogo è equilibrato.  Noi ci siamo stati in giornate di sole e sento ancora adesso la straordinaria energia che trasmette. Ci siamo divertiti un sacco a passeggiare, rotolarsi nell'erba, giocare, mangiare, danzare e poi..... andare sulla ruota panoramica e vedere da lassù tutta Vienna.  Anit

MATTINATA DI SOLE

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Quando c'erano queste giornate con il primo sole seppur fredde, ad Anita gli piaceva fare delle passeggiate nei Giardini Pubblici di Milano. Mi raccontava che il suo papà la portava spesso, quando era piccola, a giocare in quel giardino. Noi molte volte portavamo Cora a correre insieme ad altri cani e quando era bel tempo lei si tuffava nella fontana.  Ci piacevano i Giardini Pubblici anche perché lì c'eravamo sposati e avevamo giurato di amarci. Avevamo fatto le foto del nostro matrimonio e lei aveva scelto un fotografo, un nostro amico, che lo faceva di professione, famosissimo negli ambienti dei fotografi ed esule argentino.  Lì vicino poi Anita lavorava e adorava i suoi colleghi, gli piaceva formare le nuove leve che si avvicinavano al lavoro di consulente delle Poste.  E poi, cosa molto importante per noi, lì ci sono tre musei eccezionali di Milano: quello di Arte Contemporanea, il PAC, la Galleria di Arte Moderna detta GAM e il Museo di Scienze Naturali dove spesso ci rec

IN TUA MEMORIA

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Cara Anita Qualche sera fa abbiamo scoperto la targa preparata dall'Aler in tuo onore e alla tua memoria, per l'impegno civico e sociale che hai mostrato durante la tua esistenza. C'erano presente tantissime persone, anche quelle che non vedevamo da molti anni.  Molti sono state le orazioni in tuo nome, ne cito solo alcune: Angelo Sala expresidente dell'ALER, Matteo Papagni direttore generale dell'ALER, e poi consiglieri regionali e comunali nostri amici, Rocco Procopio direttore della Uog dell'Aler di Salemi.  Nel mio discorso iniziale ho citato il nostro amico Ferdinando Longo per il suo impegno e professionalità manifestati fino agli ultimi giorni della tua vita tra di noi. È venuto tutto il quartiere ad omaggiarti; tantissimi nostri conoscenti mi hanno anche invitato messaggi di vicinanza e di amore verso di te. Tanti in rappresentanza di Comitati Inquilini dell'Aler e della MM e di altre esperienze associative che lavorano nel campo sociale e culturale

PIOGGIA FREDDA

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Caro amore mio stamane piove forte e sarà la prima domenica da quando sei andata nel cielo che non potrò venire a trovarti. Se smette, ma non credo, verrò oggi pomeriggio o al massimo domani mattina. Verrò lì e ti leggerò la poesia che ti avevo preparato.  E' una bellissima poesia di Emily Dickinson e spero che ti piaccia. Che piccola cosa è piangere -  che breve cosa è sospirare - eppure - di venti - così noi uomini e donne moriamo! Mi ha fatto ricordare quegli ultimi attimi che siamo rimasti insieme abbracciati all'Hospice di Niguarda ed io ti ho baciato con l'ultimo bacio come desideravi. Ho sentito il tuo ultimo respiro e ti ho detto: ti amo piccola mia! Ciao stellina, anche la nostra Cora ti manda un bacio.

ACERO ROSSO

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Ho messo un bell'acero rosso alla testa della tua sepoltura. Io, Roberto e Federica siamo andati a prenderlo in un  vivaio a Lambrate e poi lo abbiamo fatto piantare dal nostro fioraio di fiducia. Di fiducia perché tutte le settimane acquisto da lui dei fiori per te e siamo diventati un po' amici. Lui è un immigrato e mi ha raccontato che il suo paese è pieno di fiori di tutti i tipi e poiché ne ha nostalgia, si è messo a fare questo mestiere, appunto quello del fioraio. È una brava persona, gli ho fatto fare il cosiddetto "giardino" di ghiaia bianca perimetrato da sassi di fiume levigati con su un cuore di ghiaia rosa e durante la settimana se ne prende cura lui, se ci fosse qualcosa da manutentare. Poi arrivo io la domenica e sistemo un po' meglio il tutto. Insomma c'è sempre qualcuno con te. L'acero è già cresciuto un po' e tutti noi siamo ansiosi di vedere le prime foglioline rosse. È di origine giapponese pertanto oltre ad estendersi in altezza cr

VIAGGI DEL CUORE

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Carmela e suo marito Sergio sono nostri amici da lunga data. Con loro abbiamo fatto delle vacanze insieme: a Praga, se ricordo bene due volte, qualche weekend lungo in agriturismo. Era molto piacevole passare del tempo libero insieme, ma ci si vedeva anche per questioni di lavoro o sindacali. Abbiamo sempre rispettato le proprie differenze ed il bello era questo: apprendevano dall'altro in uno scambio reciproco di affetto. Sono stati amici sempre al nostro fianco anche in momenti difficili della nostra vita. Carmela ed Anita hanno lavorato insieme oltre al CMP di Peschiera Borromeo anche al CRAL delle Poste con impegno e serietà a favore delle lavoratrici e dei lavoratori delle Poste.  Ricordo un episodio che va raccontato! Eravamo a Praga in un di quei viaggi, Anita e Carmela avevano deciso di andare dalla parrucchiera per sistemarsi un po' i capelli e farsi il manicure, le ciglia, di trucco... Insomma volevano farsi "belle" più di quello che lo erano già, in fondo e