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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

RICORDAMI

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RICORDAMI (nel giorno dei cari defunti)  "Maestra, ma tu festeggi Halloween?" (A. 9 anni). "Sicuramente no, non la festeggia: non è una festa religiosa!" (S. 8 anni) "Ma certamente sì, perché non dovrei anch'io? Questo nome significa "Vigilia dei Santi"...e ci sono tanti modi diversi per festeggiare questa antichissima festa autunnale del raccolto e poi divenuta la festa per ricordare gli spiritI dei cari parenti defunti". "Mi piacciono molto i dolcetti, fiori da portare sulle tombe, gustare insieme alla mia famiglia piatti tipici a base di zucca (che si raccoglie in questo periodo dell'anno), come lo squisito risotto e la frittata insaporita con i suoi fiori di ieri sera. Certo, non sono mai stata amante dei film dell'orrore: mi fanno fare brutti sogni, soprattutto rovinano la digestione! E nella veglia di stanotte, nella preghiera del cuore, mi unirò volentieri al coro di milioni di persone, che ricordano e rinnovano un legame

FOTOGRAFARE LA STORIA

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Fotografare è immortalare non solo il ricordo delle persone o dei luoghi, ma è anche fermare in quell'istante la storia. La storia a cavallo tra due secoli come quelli del Novecento e del Duemila è stata, come sempre nelle fasi di passaggio, intrisa di particolari fenomeni sociali e politici.  Diceva Letizia Battaglia, una grande fotografa di origini siciliane, è stata tra le prime donne fotoreporter italiane  - Credo che dentro una foto ci siano pure i baci che hai dato e che ti hanno dato. Quando si fotografa c'è la vita che hai vissuto, tutto è dentro una foto quando è ben riuscita -  Infatti quando guardo una foto di me con Anita mi accade proprio questo, dentro quella foto vedo tutti i baci dati e ricevuti, dentro quella foto c'è la vita che abbiamo vissuto. E se è una foto è fatta bene quel vissuto lo vedono anche gli altri.  Quando osservo le foto che scattava Anita comprendo ancora di più la sua sensibilità a ricercare nei volti umani il mistero, il mistero della vi

L'ESSENZA DI UN MATRIMONIO

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Certo un matrimonio è educare i figli, che purtroppo non ho potuto avere con Anita, ma l'essenza del matrimonio è soprattutto condividere la BUONA E CATTIVA SORTE, è questa la promessa che fai per il futuro. È questo il passaggio fondamentale che viene recitato quando ti sposi sia in nel rito civile sia in quello religioso. L'ho accarezzata, l'ho baciata, l'ho stretta a me fino alla fine e lei si è spenta tra le mie braccia dolcemente come lo è sempre stata: una dolce ragazza con un immenso cuore. Ricordo tutte le volte che facevo tardi la sera per impegni politici o quelle volte che mi assentavo per giorni interi per  lavoro che mi portava spesso ad essere lontano da lei, non ha mai detto nulla, anzi cercava in tutti i modi di aiutarmi. Si è dimostrata una moglie affezionata che si prendeva cura del proprio marito. Ha sempre pensato che quello che io facevo, il lavoro da formatore, la politica, il sindacato, lo facessi anche per lei ed in fondo era vero.  Anita non mi

VOLA

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Questa poesia richiama quell'idea di bellezza che Luciano ha illustrato nel post precedente La scrissi lo scorso anno, improvvisamente ispirata durante il saggio di ginnastica ritmica di mia figlia, a cui la poesia è dedicata. Vestita di blu con le sue compagne, agitava una nuvoletta bianca.  Osservandola danzare felice e lieve, sono affiorati questi primi versi. Un invito, un monito, un incoraggiamentoada madre a figlia a vivere la vita senza paura, a testa alta, sorridere, anche in mezzo alle sue contraddizioni e ferite, senza dimenticare quel tocco di autentica eleganza che può nascere solo da un cuore buono, generoso e integro, che non si lascia corrompere nè piegare al male ...  Credo che Anita incarni questo idea di bellezza semplice e vera, certo un buon esempio per tutti e che la sua pubblicazione in questo contesto di biblioteca di quartiere, in mezzo ai caseggiati, trovi la Isa collocazione degna e con pieno diritto di cittadinanza, rivolta a tutti i bambini e ragazze. Qu

LA BELLEZZA È LIBERAZIONE

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La bellezza non è comoda, non è pacifica, getta il cuore dalla parte degli ultimi. La vera bellezza è critica, non lascia mai le cose come stanno, non fa delle belle copie dei luoghi comuni. La bellezza non è mai spettacolo. La bellezza è misericordia. La vera bellezza non compiace nessuno, non è mai soddisfatta, mai arrogante, mai orgogliosa. Chiede di essere parte, di schierarsi, spinge a vivere in prima persona, a guardare con i propri occhi, a giudicare con il proprio cuore. La bellezza non inchioda gli esseri umani ai ruoli che la società ha determinato per loro. La vera bellezza libera gli esseri umani.  In questo modo era intesa la bellezza da Anita, una bellezza vissuta in modo misericordioso che spesso comportava uno ostracismo degli ambienti di lavoro o di vita. Ma è l'unica bellezza, quella misericordiosa a essere davvero dirompente. Quella bellezza non lascia nessuno scampo. È la bellezza che si compromette con i miseri che alzano la testa, che non chiedono pietà, che n

UN SOGNO DI UN SOGNO

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Sognare di essere sognati dal proprio padre, quindi essere un fantasma e non saperlo. Sarebbe tragico svegliarsi e scoprirlo, forse anche un po' umiliante di essere dentro un sogno. O forse è bello sapere di essere sognati in un sogno? Un padre sogna che il proprio figlio diventi più bravo di lui e nel sogno il figlio certamente è più bravo di lui, realizza nel sogno il sogno del padre.  Sarebbe stupendo sognare di essere sognati dalla propria amata, un fantasma che riesce a camminare sull'acqua, o arrivare nel suo regno quello del cielo. Accade solo in sogno, un bel sogno a mio parere. Chi è in grado di mettere in atto un sogno lucido si chiama comunemente onironautico, cioè si prende coscienza durante il sogno di stare dormendo e consegue la capacità di muoversi coscientemente nel sogno e di guidarlo.  Ci sono poi alcuni autori di narrativa che sono in grado di scrivere come se fossero in un sogno ad occhi aperti.  Io ho iniziato a sognare Anita ormai da un bel po' di tem

PIOGGIA

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Così triste. Così stanca. Sempre più pesante. Cade infine e si effonde. E la terra la accoglie benignamente, in ascolto la radura attende. Lo sguardo placido placa la tormenta. Ma quel cemento duro ostinato, soffocante della città oscura guarda con sospetto, obliquamente si allerta. La allontana, la respinge, piu volte la rigetta. Caricata come arma eromperá, rovinosamente. Nė argini, nè dissuasori, nė foto o premi per blandirla. Puoi deviarla verso luoghi più ospitali e sicuri, più verdi di tenere speranze. Oppure approfittarne per lavar la sozzura - quel fetido olezzo! - che esala nei giorni assolati, quando si alza la nebbia. Puoi ammirarne la forza e il suo fascino sfuggente: seguendo la sua via gentile, verso le profondità, invincibile riaffiorerai. 16.10.24 RC Su invito di Luciano, condivido con piacere la passione per l'osservazione dei fenomeni atmosferici, della realtà che ci circonda e quelle variazioni interiori dell'animo che solo la poesia, l'arte e la musica p

I TUOI OCCHI

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Stamane, appena sveglio, finalmente ho ricordato con precisione i tuoi dolci occhi, il tuo sguardo trasognato quando mi guardavi. Uno sguardo che riconduceva a quella bambina di qualche anno che giocava nelle strade, nel cortile di viale Campania a Milano con sandali e calzini arrotolati alle caviglie. È come se ti vedessi giocare con gli altri bimbi in quegli anni in cui molti meridionali, tra cui quelli della Basilicata venivano a Milano per far vivere in condizioni migliori la propria famiglia. Ricordo quando mi raccontavi di quei giochi da bambina e sono andato a rivedere quel cortile e ci andrò ancora. Chi sa' che un giorno, in un pomeriggio d'estate non ti trovi lì a giocare a saltare con altri tuoi amichetti.  Occhi colore nocciola dove più mi immergevi e più coglievo la tua dolcezza. Occhi che mi accarezzavano, mi avvolgevano in uno scialle di una vecchia zia del tuo paese.   I tuoi occhi brillavano quando mi parlavi di quel vecchio paesello, avresti voluto passare del

SPIRITUALITÀ

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La credenza di possedere uno spirito si ha o non si ha, non è qualcosa del sapere scientifico, è qualcosa dell'essere. Avere la spiritualità, significa ammettere a sé stessi di essere fragili, di essere umani con le proprie contraddizioni, di essere imperfetti, ma soprattutto ammettere a sé stessi che la presenza del proprio corpo su questa terra ha una fine e che la vita proseguirà in quella dello spirito. La spiritualità l'ho scoperta in questo anno di lutto, cercando di stare vicino ad Anita, alla sua memoria, alle cose belle che lei ha realizzato su questa terra, di dialogare con essa e questo l'ho trovato in quei luoghi deputati alla sacralità e quindi alla preghiera per chi sa pregare oppure leggere una poesia come faccio io, in quei luoghi deputati ad ospitare lo spirito dei nostri cari. Ogni volta che vi accedevo se non avessi avuto la consapevolezza di avere uno spirito non avrei potuto dialogare con quello di Anita. Questo è accaduto e continua ad accadere quando

IL MIO CORPO

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"Perciò io vorrei soltanto vivere. Pur essendo poeta Perché la vita si esprime anche solo con se stessa. Vorrei esprimermi con gli esempi. Gettare il mio corpo nella lotta!" Così diceva P.P. Pasolini, uno degli intellettuali degli anni '60 che ho più amato nella mia adolescenza, quando mi sono avvicinato al mondo della cultura. Le sue acute e certe volte spietate considerazioni sulla società mi sono servite e ancora oggi servono, da grimaldello nel mio lavoro, nel mio vivere.  Così ho sempre fatto: gettare il mio corpo nella lotta e rischiare di vivere o di morire. La seconda è la inevitabile conseguenza della prima. Vivere è morire, morire è vivere. Noi nasciamo e moriamo più volte nella vita e questa costante rinascita come quella della Fenice, ci accompagna fino alla fine, fino a quella rinascita che i cristiani chiamano resurrezione.  Ho amato ed ho lottato, mi sono identificato con le cose che ho fatto. Non conosco altri modi per realizzarle quando sei tu direttament

LA CENERE, FINALMENTE!

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LA CENERE , FINALMENTE   di Franco Arminio Se non credi alla vita dopo la morte, devi crede di più alla vita dentro la vita. La mia fede io la chiamo intensità. L'intensità a me viene dl guardare: non si ottiene con la vacanza né con il lavoro, é l'avventura dei tuoi nervi nei tuoi luoghi ma anche altrove, con questa avventura devi essere indulgente, devi proteggerla come se fosse la sola verità che possiedi. Allora dillo quando pensi che stai morendo e il pensiero si ferma. Dillo quando pensi che ti stai ammalando e parlando ti curi e senti che gli altri sono un farmaco. Il bene sta negli alberi, nell'acqua, nelle facce, il bene è sempre dalla parte di chi è intenso, si interessa meno a chi si spaccia in estasi o in disperazione. ---------------------------------------------------------------- Franco Arminio è un autore poliedrico che ho sentito pochi giorni fa per avere la sua autorizzazione a pubblicare una delle sue poesie. Non solo mi ha dato il permesso ma mi ha esp

FREMITO DI ALI

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FREMITO DI ALI di Luciano Vacca Ti sento lieve sul mio cuore appena un fremito di ali In quella piazza con luci soffuse, cadeva una pioggia sottile e l'orologio ticchettava Noi nel vociare divertito al caldo del gulasch Il ritmo della musica accompagnava i battiti d'amore Kafka ci scrutava dall'alto della sua magnificenza  E tu ballavi ballavi ballavi per te per me Donna dal colore di una terra antica ed indomabile Sopravvissuta alle incertezze della vita La tua storia raggiera di felicità Fremito di ali sul mio cuore ammalato di amore Sei lì piccola in quel letto di ospedale Non sei tu  Tu eri in quelle sale dorate  Danzavi con me ai valzer viennesi

TUTTO PER LA PRIMA VOLTA

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Accade tutto per la prima volta.  Nel primo anno di lutto tutto accade per la prima volta. Anche le persone che conoscevi sembrano che le incontri per la prima volta e ci sono quelle che continuano a piacerti, altre, invece, non ti piacciono più, il rapporto termina oppure cambia. Ma tutto accade per la prima volta, dal mangiare una semplice pizza all'andare a vedere un film. Puoi farlo da solo o in compagnia, ma sempre accade per la prima volta. Quindi il rapporto con le cose, con le persone, con le situazione, sono una sorta di iniziazione perché dentro di te non è più come prima. Prima il mondo veniva visto in coppia oggi il mondo è visto solo con i propri occhi.  Il mondo che sia bello o brutto è da solo che lo devi affrontare e giorno dopo giorno ti convinci sempre di più. Per lo meno questo vale per me. Tristezza e gioia dipendono solo da te, dalla tua capacità di convivere con i sentimenti che provi.  Nulla somiglia a come era prima, anche i sapori dei cibi sono diversi, per

IL MIO SOGNO

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INSIEME E FELICI Eravamo andati al mare in una di quelle spiagge che ti piacevano così tanto. quelle che ci facevano ricordare quando le frequentavamo da bambini con i nostri genitori. Eravamo in questa spiaggia io, te e Cora. Purtroppo ti eri ammalata e siamo dovuti stare per un periodo in ospedale. Io e Cora venivamo a trovarti tutti i giorni. I medici che io consultavo quotidianamente, mi dicevano che miglioravi, che non era nulla di grave. Facevamo colazione insieme con i biscotti al cioccolato e caffè caldo che emanava un odore profumato. Eri bellissima. Ti hanno dimesso e siamo subito tornati in spiaggia: gli ombrelloni, le sedie sdraio, la sabbia calda e poi il mare, mare a vista d'occhio, l'azzurro infinito del mare. Tu con il costume pronta ad abbronzarti. Cora con il muso all'insù ad annusare i nuovi odori del mare. E poi il gioco in acqua: gli spruzzi, le risa, quel tuo riso contagioso e mi chiamavi - Luciano, Luciano tira la palla - e Cora che correva di qua e

LA DOLCEZZA E' CONTAGIOSA

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La nostra attività culturale prosegue nella Biblioteca di Condominio "Falcone e Borsellino", ma non è più come prima, come quando c'eri tu. Sentivamo un leggero passo e poi spuntava il viso, il tuo dolce sorriso, eri tu.  Continuano ad esserci tante volontari e volontari che ti ricordano, ho saputo che c'è chi va a cercare le tue foto, i tuoi video su facebook, su Instagram. Ma in tutti c'è una velata tristezza negli occhi data dalla tua assenza, in quella biblioteca tutto ricorda di te.  Ma tu non ci sei più, manchi a tutti noi, manca quella dolcezza, quell'amore che manifestavi ovunque con chiunque, come in questa foto durante la ricorrenza di Natale. Eri tu che mi dicevi di organizzare per le bimbe ed i bimbi del nostro condominio momenti di questo tipo. Alcuni anni finanche Babbo Natale abbiamo fatto girare nel cortile. Siamo riusciti a convincere il nostro amico Marco e abbiamo fatto visita ai bimbi del nostro condominio, agli ammalati e gli abbiamo donat

IN PUNTA DI PIEDI

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All'inizio si ricordano gli ultimi giorni, gli ultimissimi momenti tragici dove tutto appare surreale, dove tutto sta per finire tragicamente. Poi con il tempo affiorano alla mente ricordi del passato, delle primissime volte, quando giocavamo a sedurci, quando eravamo giovani pieni di energia. Tutto questo accade in modo caotico, la ragione non conta in questa fase, il tempo lineare ha perso il suo valore.  In una storia d'amore il tempo è circolare è un tutt'uno, non c'è un prima e un dopo, l'inizio corrisponde alla fine e i ricordi si accavallano, si confondono. Quello che è accaduto in un luogo probabilmente è accaduto in un altro. Il lutto si manifesta in un processo di questo tipo, in uno stato mentale che si avvita sempre di più per arrivare ad un blocco emotivo. Poi tutto esplode.... non sai più contenere nulla e non sai perché accade il big bang, accade e basta. Come all'improvviso è esploso il tuo male, senza più controllo, nessuno era più in grado di c

UN ANGELO SOPRA DI ME

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UN ANGELO SOPRA DI ME di Luciano Vacca Vorrei vederti bambina danzare sui tetti delle case O lungo le rive dei fiumi a piedi scalzi Vedo il tuo sorriso Suoni ancestrali di altri tempi, lontani nel tempo I tuoi occhi pieni di gioia contagiosa Volare abbracciati nelle nuvole, volare su un pianeta pieno di colori Alzare le braccia al cielo e tuffarsi nel blu, il blu del mare, quello in fondo all'orizzonte Quell'orizzonte che osservammo con il cannocchiale al crepuscolo della sera In una notte magica su un'isola deserta Magici momenti tornate ad allietare la vita Leggera e antica insieme, sfioravi la terra passo dopo passo Con il vento nei capelli cercavi l'amore, cercavi la vita Occhi nocciola ambrati di miele Le mia dita li accarezzano, le mie labbra fremono di desiderio Sfiorandoli Eri lì per volare via, quella sera maledetta Tremo solo al pensiero di allora Angelo mio non darti pensiero per me Vola, vola pure via  Lo urlerò al mondo, tra la folla come un folle Eri MIA

TEMPORALI

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La mia dolce Anita aveva paura dei temporali, mentre io li consideravo momenti di energia che creano un prima e un dopo, per lei invece erano da considerarsi estremamente pericolosi. Lei era una donna solare, gli piaceva il sole non la pioggia, mentre a me piace la pioggia il freddo e pochissimo il sole.  La mia bimba veniva da me per farsi proteggere dai fulmini e dai tuoni, come se io fossi in dio greco che li potessi fermare con uno scudo; anche se mi prodigavo ma il mio potere non arrivava a così tanto😜 Poi quando è arrivata Cora erano in due che scappavano chiudendo finestre, tapparelle, riparandosi quanto più possibile dall'esterno. Delle volte si mettevano sotto le coperte per non vedere la luce dei lampi.  Mentre a me, invece, piacciono i temporali, mi piace quell'elettricita', è come se si creasse un "prima" di tensione e un "dopo" quando arriva il temporale e si scarica. Tra il prima e il dopo c'è un corto circuito, può accedere di tutto.

VENTO

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VENTO di Luciano Vacca  Ti ho riparato dal vento con le mie mani Ti ho riparato dal freddo con il mio corpo Flebile fiammella di una candela La tua luce sulle pareti non voleva andare via Quella sera ti sei spenta e mi hai detto - ciao Luciano Ed io ti ho baciato, mi hai ancora accolto sulle labbra Quella sera ti sei spenta e ti ho detto - ciao Anita Il vento gelido è entrato, senza bussare,  e ti ha preso.