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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

UN PENSIERO PER ANITA

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Cara Anita il mio pensiero vola a te ... il tuo bel volto mi appare: sguardo aperto e dolce e al contempo intenso e concentrato nel desiderio di capire e conoscere l’altro … E la tua immagine si mescola a quella di Luciano, in una forma che tanto mi piaceva e consolava … Perché l’amore consola, alimenta l’anima e la speranza … Vi ho conosciuti nel progetto di Biblioteca nel vostro complicato condominio: Luciano così deciso, combattivo, instancabile … Poi ho conosciuto e scoperto te, ed ho capito da dove traeva la sua forza, la sua ostinata tensione al fare, al combattere per un mondo migliore… Tu eri e sei il suo Universo migliore, l’esperienza di un amore grande che costruisce, che percorre strade impervie senza tentennamenti … Cara Anita l’esperienza di te, di voi mi riempie di infinita tenerezza ed è speranza di pace… Ti voglio bene Enrica Borsari 

PARIGI AL MUSEO D'ORSAY

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Viaggiare per noi era molto importante. Sapevamo che viaggiando si impara e che è complementare ad altri tipi di apprendimento. Molte volte ci dicevamo che appena fosse stato possibile avremmo fatto un paio di viaggi all'anno in posti nuovi. Ma quell'anno decidemmo di visitare Parigi, la città dell'amore per eccellenza, la metà di tutte le coppie innamorate. Affittammo una camera in un albergo dall'altra parte della strada dei magazzini Lafayette. Ci affacciavamo alla finestra e vedevamo i gruppi di persone che entravano in questi grandi magazzini. Se era per Anita ad ogni rientro in albergo avrebbe fatto un "salto"in quei magazzini a comprare qualcosa, insomma a fare shopping.😂 Tra i tanti luoghi che abbiamo visitato uno ci ha particolarmente colpito: il Musee d'Orsay.  Un museo situato in una vecchia stazione ferroviaria nel centro di Parigi abbastanza vicino alla sede dell'Assemblea Nazionale, doveva servire un tempo come collegamento veloce tra i

GUARDARSI IN FACCIA

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  La dottoressa Anna è nel suo studio medico, dove quotidianamente riceve i suoi pazienti, adesso sta visitando il Sig. Magni, l’ultimo paziente della giornata, che è stato operato al cuore due anni prima. Anna fa una visita scrupolosa, come suo solito, e per allentare la tensione scambia qualche battuta col paziente sulla sua famiglia, sulle vacanze. Anna vive in una cittadina immersa nel verde. Lei ed il marito, quando si sposarono, decisero di abbandonare la grande città, per una vita semplice a contatto con la natura. Hanno una vita sociale attiva nella loro comunità e Anna fa parte del coro polifonico della chiesa. Uscita dallo studio, saluta la segretaria e si avvia alla macchina a spasso spedito, è in in ritardo, come tutte le sere. Tra un’ora il coro farà l’ultima prova prima dell’esibizione al Concorso Nazionale Polifonico e verranno scelti coloro che faranno parte della spedizione. Anna si è preparata con scrupolo negli ultimi mesi perché vuole essere tra i prescelti.

RIMINI RIMINI

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A Rimini Anita c'era stata molte volte, io, nella vita precedente a quella con Anita, pochissime ed alcune per lavoro. Eppure nel 2022 fu l'ultima vacanza fatta insieme e l'abbiamo fatta a Rimini, la Rimini di Fellini, quella del Grand Hotel. Volevamo stare un po' al mare senza fare eccessivi sforzi. Anita era già molto ammalata, era dimagrita notevolmente e non riusciva più a mangiare cibi solidi. Trovammo un albergo vicinissimo al mare, bastava attraversare la strada ed eravamo sulla spiaggia. Prenotammo ombrellone e sdraio alla spiaggia di Ulisse 😲  La mattina ci alzavamo e dopo una ricca colazione ci recavamo in spiaggia. Verso le 12,30 rientravamo in albergo per uno squisito pranzo e dopo un pisolino, nuovamente in spiaggia fino quasi al tramonto. Cena e passeggiata lungo mare. Nulla di più per dieci giorni. Io cercavo di dimagrire, inutilmente, facendo qualche corsetta la mattina presto.  Furono dieci giorni di riposo, ma c'era qualcosa nel nostro animo che l

CONFRONTI FRIZZANTI

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Le rarissime volte che andavamo a Guardia Perticara, luogo nativo di Anita, lei era sempre molto orgogliosa di aver avuto i suoi avi che erano stati degli armaioli eccezionali. Facevano in modo artigianale armi da fuoco, ma anche armi da taglio. Poi sono passati alla lavorazione del ferro ed hanno prodotto dei magnifici manufatti che vendevano un po' dappertutto in quei territori.  Capitava spesso che con Anita si facevano discussioni su cosa era stato il brigantaggio in quelle zone e lo spirito antistatalista che voleva esprimere. Io sostenevo la tesi contraria quello del pieno sostegno allo stato Piemontese senza il quale l'Italia non sarebbe stata fatta.😂 Lei sosteneva la storia della Basilicata e del Meridione e le ragioni di uno sviluppo diverso da quello imposto dallo Stato Piemontese che aveva affamato quelle popolazioni con l'introduzione di nuove tasse.  Insomma con Anita il confronto era frizzante e non si lasciava facilmente convincere della bontà delle idee alt

A SPASSO LA DOMENICA

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Io ed Anita tutte le domeniche, quando con noi non c'erano i figli, avevamo l'abitudine di visitare una mostra, un museo o anche una semplice opera d'arte.  I primi anni che eravamo insieme frequentavamo una galleria situata vicino a quello che è oggi il teatro Strehler a Milano. Questa galleria, che ospitava i migliori artisti da Van Gogh a Munch oppure Kandinsky o Klimt e finanche scultori come Rodin e molti altri, era diventata il luogo preferito dove noi passavamo intere domeniche. Facevamo una breve pausa per gustarci il pranzo stesso lì e poi proseguivamo.  Era un immersione completa nell'arte. Lì con lei, in quella galleria che oggi non c'è più, ho imparato l'arte ed a saperla apprezzare. Ma è stato solo l'inizio, come se fosse stata una sorta di palestra che serviva a prepararmi perché le mete successive sono state sempre in crescendo ed hanno visto anche luoghi dell'arte e della cultura all'estero, in Europa. In quella galleria, con gli inse

RICORDI

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Questa lettera è stata scritta a poche ore dalla perdita della nostra cara Anita. È una lettera dedicata a momenti e ricordi di Anita che sono a me cari e che terrò nel cuore per sempre. Conoscevo Anita da quando sono piccola, forse credo intorno ai quattro anni, non posso ricordare il momento esatto perché è passato troppo tempo ma ho la memoria piena di ricordi bellissimi. Anita e stata una seconda mamma eccezionale, non avrei potuto chiedere di meglio, è sempre stata attenta alle mie esigenze sin da quando ero piccola e nel cuore della notte avevo incubi che mi svegliavano in lacrime allora lei mi lasciava dormire nel letto tra lei e mio padre. Ricordo con molta dolcezza tutti i concorsi di disegni che mi faceva vincere e le gite a cui mi faceva partecipare. Ricordo le bellissime vacanze in Liguria e i temporali di cui lei aveva molta paura, ricordo le sue meticolose attenzioni per la cura della mia pelle quando aimé i primi brufoli iniziarono a spuntare. Mi sembrava che conoscesse

LONTANO 1999

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Anita ha lavorato per un lungo periodo alle Poste Italiane ed ha ricoperto diversi ruoli all'interno di questa.. Già nel 1999 lavorava al CMP (Centro di Meccanizzazione Postale) a Milano e già in quel periodo oltre al suo lavoro manifestò interesse per il sindacato, interesse verso gli ultimi, verso i lavoratori che secondo lei dovevano organizzarsi e contrattare le loro condizioni salariali e di lavoro. Divenne da subito una leader sindacale ed io la conobbi in quella veste negli incontri che si tenevano di volta in volta presso la Direzione Regionale delle Poste in piazza Cordusio o presso lo stesso centro del CMP. Rispettata dall'azienda per la sua professionalità, apprezzata dai sindacati per il suo impegno, ma soprattutto, e per lei era la cosa più importante, voluta bene dalle lavoratrici e dai lavoratori ai quali lei dedicava ogni minuto del suo tempo libero.  Ebbene io di questa donna mi iniziai ad innamorare, ogni giorno sempre di più. E da allora è iniziata la nostra

LA PRIMULA

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Cara dolce Anita, la nostra amica Biancamaria Folino ti ha fatto dono di una sua poesia: La primula. La poesia è tratta da una sua opera "Istantanee emanazioni", un libro di cui abbiamo fatto una presentazione nella Biblioteca condominiale in tuo onore. Leggila sono certo che ti piacerà. 💕💕💕 La primula Se avessi potuto avrei tenuto la tua mano tra le mie Ti avrei aiutato a lasciar andare ma la verità tarda a venire tra i falsi idoli Camici bianchi hanno deciso per te senza lo spazio di un dubbio illusi di verità E allora tu mi hai regalato una primula gialla la muta allegria della liberazione 

IL SOGNO

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Una nostra amica, la poeta Emanuela Botti, in arte BoEm, ci ha donato una sua poesia dedicata a te, mia stellina. IL SOGNO Ho sognato di essere il tuo cuore nascosto da un sorriso negli occhi  le lacrime che non vuoi e le unghie a graffiare di rabbia la schiena della  vita  i tuoi passi le mani di carta Ho sognato la mancanza camminava con la pazienza  Poi, digiuna da te ho ingoiato una risata per non mangiarmi il cuore  (BoEm) 📚📚📚 poesia tratta da "Le fate ingorde"

UNA CASETTA

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Alcune volte Anita mi chiedeva se, quando saremmo stati in pensione, mi andava di passare qualche mese durante l'anno al suo paese nativo, Guardia Perticara in Basilicata. Ovviamente io rispondevo di si, anche a me sarebbe piaciuto. C'eravamo già stati qualche volta durante le ferie, eravamo stati a casa di alcune sue zie ed era stato molto piacevole la permanenza.  Ricordo le strade di Guardia Perticara, le sue case, il suo spettacolare cielo, la chiesa, gli amici di gioventù di Anita.  In quei posti fu girato il film con Volonté, Cristo si è fermato ad Eboli. Anita ne era orgogliosa del suo paese e gli sarebbe piaciuto ritornarci per un po'. Questa foto che pubblico mi è stata inviata da uno dei suoi amici che ha sempre stimato: Vito Balzano che lo ringrazio di cuore ❤️ Questa foto rappresenta una piccola casetta che, nei suoi sogni, Anita gli sarebbe piaciuto starci in vecchiaia. 

LE MANI

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Le mani per Anita erano importanti, le curava spasmodicamente. Lei era un'artista, si era specializzata all'Accademia di Belle Arti di Milano in scultura e pertanto con le mani lei creava.  Molte volte accadeva che le sue mani seguivano la linea astratta di una persona, di un paesaggio. Le sue mani per descrivere un'opera d'arte volteggiavano nell'aria in modo armonioso. Indossava alle mani anelli splendidi arricchiti da pietre preziose, diceva che in quel modo le mani venivano valorizzate.  Le mani di una persona dicono molto del suo animo, se è gentile o volgare, se è vigliacco o coraggioso, se è egoista o altruista. Dal tocco delle mani si percepisce molto dell'altro. E lei, dalle mani, capiva molto di come una persona fosse "fatta" dentro. Pubblico qui un'opera di Rodin, appunto "le mani", che un questi giorni ho rivisto piacevolmente in una mostra a lui dedicata. Spesso, io ed Anita, di fronte a questa meraviglia rimanevamo incantati

SEMPRE NEL MIO CUORE

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Giusto perduta, quando ero salva! Giusto sentii il mondo passare! Giusto mi ero fatta forza per affrontare l'eternità, quando il fiato tornò, e dall'altra parte udii recedere la corrente delusa! Perciò mi sento come un tornato dall'equatore a dire strani segreti! Un marinaio, che ha sfiorato coste lontane -  qualche pallido cronista, dalle porte tremende davanti al sigillo! La prossima volta, restare! La prossima volta, vedere le cose che nessuno orecchio ha udito, nessun occhio ha scrutato - La prossima volta, indugiare, mentre le età passano -  lenti camminano i secoli, e i cicli ruotano! Emily Dickinson  

IL TEMPO È UN ATTIMO

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Giusto perduta, quando ero salva! Giusto sentii il mondo passare! Giusto mi ero fatta forza per affrontare l'eternità, quando il fiato tornò, e dall' altra parte udii recedere la corrente delusa! Perciò mi sento come uno tornato dall' equatore a dire strani segreti! Un marinaio, che ha sfiorato coste lontane -  qualche pallido cronista, dalle porte tremende davanti al sigillo! La prossima volta, restare! La prossima volta, vedere le cose che nessun orecchio ha udito, nessun occhio scrutato, La prossima volta, indugiare, mentre le età passano - lenti camminano i secoli, e i cicli ruotano! Emily Dickinson   Questa foto è degli anni '70. Grazie al nostro amico Raffaele che ha voluto omaggiare Anita mettendola a disposizione: lui è il ragazzino sulla gambe di Anita💕

LA SUA FIGURA

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L'estate appassisce silenziosa Foglie dorate gocciolano giù Apro le braccia al suo declinare stanco E lascia la Tua luce in me Stelle cadenti incrociano i pensieri I desideri scivolano giù Mettimi come segno sul tuo cuore Ho bisogno di te Sai che la sofferenza d'amore non si cura Se non con la presenza della sua figura Baciami con la bocca dell'amore Raccoglimi dalla terra come un fiore Come un bambino stanco ora voglio riposare E lascio la mia vita a te Tu mi conosci non puoi dubitare Fra mille affanni non sono andata via Rimani qui al mio fianco sfiorandomi la mano E lascio la mia vita a te Sai che la sofferenza d'amore non si cura Se non con la presenza della sua figura  La sua figura cantata da Giuni Russo

IO NON TI LASCERÒ MAI ...

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Noi siamo stati ad un passo da noi Per mille anni sul ciglio del cuore Consumati da tutto il dolore In quel silenzio ferito che sei Quante volte avrei detto di si Certi ricordi vederli finire Non ho il coraggio per farli svanire Lasciando solo un amore così Che ci somiglia ancora E brilla come un diamante Scintilla qui per noi Io non ti lascerò mai Dove e comunque tu sei Io non ti perderò mai E tutto il tempo vorrei Io non ti lascerò mai Perché nemmeno potrei Io non ti lascerò mai Non ti lascerò mai Io non ti lascerò mai dal mondo Dove comunque tu sei ti sento Io non ti perderò mai davvero Non aspettarti potrei Io non ti lascerò mai ti penso In ogni giorno ci sei per sempre Io non ti lascerò mai Non ti lascerò mai Quel respiro leggero che hai L'onda del petto che scende e che sale E mentre sogno ti penso e fa male Un altra vita eravamo oramai Adesso si che sto imparando A stare nel mondo Ancora qui per noi

UN FREDDO GENNAIO

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Gennaio 1904 di Costantino Kavafis Ah, notti di gennaio in cui siedo e ripercorro con la mente quegli istanti e ti incontro, e odo le nostre ultime parole e le prime. Disperate notti di questo gennaio, mentre si dilegua la visione e mi lascia solo. Come si dilegua e si dissolve in fretta -  se ne vanno gli alberi, se ne vanno le strade, le case e le luci; svanisce e si perde la tua sensuale immagine.

IL BALCONE FIORITO

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  Ad Anita gli piaceva tantissimo il nostro balcone di casa. E' un piccolo balcone ma per lei doveva essere balcone BELLO e con l'arrivo della primavera lo rendeva colorato disponendo piante, vasi, fiori. Soprattutto i fiori era molto esperta, mentre io facevo disastri, lei invece li curava, se ne prendeva cura. Siamo venuti ad abitare in questa casa e siamo rimasti perchè a lei piaceva tanto questo piccolo e grande balcone. La sera, se il tempo lo permetteva, quindi di solito d'estate, cenavamo anche lì con delle candele accese. Capitava spesso, come in questa foto, che lei prendesse il sole durante il giorno, insieme a Cora. Questo anno, il balcone con i fiori, lo curerò per te e se c'è qualcosa che non va, sono sicuro, me lo farai sapere. Intanto io e Cora tutte le sere accendiamo una candela così tu puoi vederci da lassù. Ciao stellina.

AMODO MIO

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  Ricordo quella sera che abbiamo incontrato Nilla Pizzi nella pizzeria che frequentavamo quando abitavamo alla Lorenteggio.  Nilla Pizzi non era certamente una cantante della nostra generazione, lei era una cantante del dopoguerra, ma quella sera ci ha dedicato la canzone Amodo Mio accompagnata da un chitarrista trovato lì al momento. Da allora siamo diventati suoi fans, forse anche suoi amici. Una sera, il proprietario della pizzeria Sciue' Sciue', ci ha detto che purtroppo la Nilla Pizzi era venuta a mancare. Con lui abbiamo pianto tutta la serata. Dopo un po' anche la pizzeria ha chiuso e noi siamo rimasti orfani di un luogo con un calore umano così e da allora non l'abbiamo più trovato.  Un luogo dove si incontravano personaggi che dedicavano Amodo Mio. Ciao stellina.

UN GIORNO SENZA DI TE

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Ieri ho visitato una bellissima mostra fotografica ed ho ricordato le tantissime mostre che nel corso degli anni abbiamo visitato insieme. Il tuo occhio correggeva il mio nell'osservazione. La tua disciplina artistica diventava per me fonte di apprendimento. Eri sempre attenta a tutto ciò che la vita ti offriva e coglievi l'essenza, la sua bellezza. Un altro giorno è passato senza di te e questo è diventato il mio presente, vivo nel tuo ricordo, ma è diventato anche una spinta verso la creatività. 

LA BELLEZZA

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Mi dicevi sempre di guardare alla vita, alla felicità, all'amore. Per te queste erano le cose importanti, le altre erano sciocchezze. Per te le volgarità e le degradazioni umani dovevano essere bandite, per lo meno dalla nostra vita. Quello che veramente contava ed a cui bisognava ispirarsi nella vita, era la bellezza. La bellezza come contenuto etico ma anche estetico. Un "dentro" ed un "fuori" che tenga legato, che crei una unicità, una originalità.

DOLCE ANITA

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Anche questa notte, come da tempo accade, mi hai fatto compagnia nel sogno e sono sicuro che sei presente anche nei sogni di Cora. Ricordo che nella giornata della Epifania quando i miei figli erano piccoli, li aspettavamo a casa con i regali pronti. Eravamo emozionati perché di solito passava un po' di tempo senza vederli. Ma tu avevi sempre una parola dolce nei miei confronti per tranquillizzarmi e poi arrivavano..... Roberto e Daniela, li baciavamo, li accarezzavamo.  Finalmente era la nostra giornata che di solito oltre a farci qualche passeggiata, c'era sempre qualche bel film da vedere.

LA NOTTE DELLA BEFANA

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L'anno scorso come era mio solito fare, mi alzavo e riempivo le calze che avevo predisposto la sera prima per Anita e per Cora. Le calze erano quelle dove la befana avrebbe messo i doni. Infatti io mi alzavo e le riempivo di caramelle, cioccolato ma anche un po' di carbone🤣