Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2024

HOSPICE IL TULIPANO

Immagine
Ancora oggi mi reco con Cora dove tutto è finito e dove è iniziata un'altra vita senza di te, all'Hospice Il Tulipano del Niguarda dove sei rimasta solo qualche giorno e poi sei volata via. Qualcuno si chiederà come mai a distanza di diversi mesi mi reco ancora in quel luogo. Mi reco lì perché avevamo previsto un incontro con il servizio di psicologia ma poi tu sei volata nel cielo ed allora ho deciso di incontrare la psicologa sistematicamente con l'obiettivo di fare un percorso di elaborazione. Ogni volta che ci vado, mi avvicino alla stanza che ci ha ospitato nelle ultime ore di vita, in un modo solenne. Lì dentro ci siamo baciati e abbracciati per l'ultima volta. Ogni volta che ci vado si rimettono in moto tante emozioni. Ma è anche un momento gioioso, mi sento nuovamente vicino a te, in un certo modo.  Anche Cora dopo aver giocato nel secolare parco si avvicina a quella stanza, silenziosa, guardandomi con gli occhi pieni d'amore. Io non so se ricorda qualcosa,

THE BOOK OF LOVE

Immagine
Avrei voluto invecchiare con te facendo cose stupide tutti i giorni. Mentre avanzava la demenza senile avremmo giocato e riso della nostra stupidità. Ma non ci sono riuscito, sei andata via prima di me.  C'è una canzone di Peter Gabriel che ascoltavamo insieme tante volte senza prevedere il destino funesto che ci avrebbe travolto. L'ascoltavamo così come quei due vecchi nella foto, così come ci immaginavamo noi di diventare. Ma non ci sono riuscito, sei andata via prima di me. Ho combattuto fino all'ultimo istante per tenerti con me, le tue mani erano diventate magrissime, le ho strette nelle mie fino a farti male, fino a farti sentire che dovevi rimanere con me. Ma non ci sono riuscito, sei andata via prima di me. E adesso tra le mie mani rimane il nostro libro dell'amore che sfoglio pagina dopo pagina ricordando tutti i momenti della nostra storia, delle nostre piccole cose, di quelle semplici cose quotidiane. E' lì, il nostro libro dell'amore, su quello scaff

IL POTERE DEL CUORE

Immagine
Con questo siamo a cento post che pubblico sul blog dedicato a te, amore mio, e l'ho titolato IL POTERE DEL CUORE pensando al tuo immenso cuore che mi hai dedicato per tutta la tua vita. Il primo post che ho pubblicato era il 5 Gennaio di questo anno e sono passati sette mesi da quando mi hai lasciato, ma sei sempre con me ed io continuo ad amarti. Nel 2008 Lou Reed e Laurie Anderson si sposarono e per il giorno del matrimonio Lou compose una canzone che poi Peter Gabriel scelse come cover da includere nel proprio album Scratch My Back. Sono tutti e tre musicisti e cantanti che io ed Anita ascoltavamo, Anderson e Gabriel ogni qualvolta venivano a Milano siamo andati ad ascoltarli e siamo sempre tornati a casa in un subbuglio di emozioni. Poi Lou Reed si ammalò di tumore e durò due anni fino a quando nel 2013 non morì tra le braccia della sua amata Laurie. La Laurie in una intervista non molto tempo fa, dichiarò di amarlo ancora.  Spero di poterla ancora incontrare la Laurie Anderso

GIOIA

Immagine
Quando vedo questa foto non posso non piangere, esprime tutta la gioia di Anita di vivere e di stare con me fino all'ultimo istante della propria vita.  La commozione che mi sale e' forte perché dietro a questa foto c'è tutto quello che era Anita. Qui Anita era felice, mi aveva donato se stessa per rendermi felice. La felicità lei, come anch'io, sapeva che è un attimo, ma per quell'attimo si è disposti a sacrificare la propria vita. Ed Anita sapeva che amarsi significa anche sacrificarsi per l'altro, affinché l'altro raggiunga quell'istante di felicità, lo assapori, lo gusti per un po'. Io l'ho fatto per lei e lei lo faceva per me. Avevamo imparato che stare insieme, amarsi significava anche questo "sacrificarsi" per l'altro. L'egoismo in un rapporto d'amore non esiste anche se c'è sempre qualcuno che amerà più dell'altro, c'è sempre chi amerà di più prima e di più dopo o viceversa: farsi amare viene dopo all'

IL DONO DELLA VITA

Immagine
Dieci anni fa ho conseguito la laurea in Storia, proprio oggi festeggiammo con qualche amico e parente in un locale vicino all'università Statale. Gran merito fu mio, ma il conforto nei momenti difficili mi è venuto da Anita. È stata lei a sostenermi psicologicamente ed in alcuni casi anche economicamente per raggiungere quell'obiettivo.  Ricordo tutte le volte che dovevo sostenere un esame lei era in tensione quanto me, prima e dopo l'esame mi chiamava telefonicamente per dirmi parole dolci e di conforto.  Proprio in queste ore, dopo aver dato la tesi di laurea, ci aveva raggiunto mio fratello Enzo. Caro fratello ti ringrazio per la tua vicinanza nei momenti importanti della mia vita, cosa che forse non ho fatto io con te. Anche in questo momento particolare e tragico della mia esistenza mi sei stato vicino, ti sei occupato di me e mi hai sostenuto nella elaborazione del lutto. Sappi che per me ed Anita sei stato anche un amico a cui abbiamo voluto bene ed io te ne continu

PARLAMI ANCORA

Immagine
Cara Anita Vorrei ancora poterti parlare. Io non so se esista uno strumento che mi permetta di dialogare con te, dove sei adesso, lì nel cielo, quello che so è che mi manca la tua voce. La casa senza la tua voce è muta.  Qualche giorno fa abbiamo fatto nel cortile, come negli anni passati, una lettura ad alta voce ed in gruppo di alcuni brani di testi che affrontano tematiche della spiritualità.  E leggendo insieme un testo di uno scrittore abbiamo scoperto che in Giappone un'artista ha realizzato, con una vecchia cabina telefonica in disuso, un'opera d'arte, secondo me meravigliosa.  Questa artista ha messo questa cabina telefonica muta in un ampio spazio vicino ad un luogo sacro di sepoltura. Chiunque può entrare nella cabina e telefonare, immaginandosi che dall'altra c'è qualcuno che risponda. Anche persone decedute, ma non solo. Ebbene tutti i giorni c'è una enorme coda di persone che vuole telefonare con questo telefono che è muto a qualcuno. Siamo al punto

BIBLIOTECA CONDOMINIALE

Immagine
Anita è stata la fondatrice insieme a me della Biblioteca di Condominio "Falcone e Borsellino" in via Giulio Belinzaghi 11 a Milano. Ci sono tante volontarie e volontari che animano la nostra biblioteca, ma tutto è partito da noi due. Già da tempo organizzavamo dei caffè letterari nella nostra abitazione mettendo a disposizione il nostro patrimonio librario. Sceglievamo un libro con i nostri amici e dopo averlo letto ne discutevamo davanti ad un buon caffè che preparavo io da buon napoletano, ormai milanese. Anita credo che non abbia mai preparato un caffè in mia presenza, era assodato che lo facevo meglio io ed era quindi un compito definitivamente a me delegato.  Poi con un nostro amico che lavora presso l'Aler ci siamo confrontati e abbiamo scoperto che c'erano dei locali vuoti che una volta, fino a venti anni fa, venivano usati come appartamento di servizio della custode. Poi erano stati abbandonati ed attualmente adibiti a magazzeno, quindi erano disponibili. Dec

SPERO DI AVERTI REGALATO GIOIA

Immagine
Spero tanto, per tutti gli anni che abbiamo vissuto insieme, di averti restituito tutta la gioia che mi hai donato. Il sorriso di Anita era magnetico e nella nostra vita ci ha sempre accompagnato ad affrontare le difficoltà in modo leggero e positivo. Ricordo gli ultimi sorrisi che mi donava dicendomi di non preoccuparmi e in modo canzonatorio mi apostrofava con un: "hai fatto la spesa?" alludendo che la vita proseguiva anche senza di lei.  Quando Anita sorrideva aveva gli angoli della bocca che andavamo all'insu' lasciando intravedere dei bellissimi denti che lei aveva sempre curato. Il suo sorriso coinvolgeva anche gli occhi che diventavano splendenti. Ma non è vero che Anita sorrideva sempre, quando ha avuto dei problemi nell'ultimo periodo di lavoro, lei di notte non ci dormiva neppure e spesso mi capitava di consolarla. Faceva un lavoro molto impegnativo e di grande responsabilità diretta e pertanto quando c'era qualcosa che non andava fino a quando non

VORREI INCONTRARTI

Immagine
  Vorrei incontrarti - di Alan Sorrenti Vorrei incontrarti fuori i cancelli di una fabbrica Vorrei incontrarti lungo le strade che portano in India Vorrei incontrarti ma non so cosa farei Forse di gioia io di colpo piangerei Vorrei trovarti mentre tu dormi in un mare d'erba E poi portarti nella mia casa sulla scogliera Mostrarti i ricordi di quello che io sono stato Mostrarti la statua di quello che io sono adesso Vorrei conoscerti ma non so come chiamarti Vorrei inseguirti ma la gente ti sommerge Io ti aspettavo quando di fuori pioveva E la mia stanza era piena di silenzio per te Vorrei incontrarti proprio sul punto di cadere Tra mille volti il tuo riconoscerei Canta la tua canzone, cantala per me Forse un giorno io, io canterò per te Vorrei conoscerti, ma non so come chiamarti Io vorrei inseguirti ma la gente ti sommerge Io ti aspettavo quando di fuori pioveva E la, la mia stanza era piena di silenzio per, di silenzio per te Io vorrei, io vorrei incontrarti Così ci siamo inco

PEGGY GUGGENHEIM

Immagine
  Siamo andati qualche volta a Venezia e quello che ci piaceva era l'atmosfera malinconica di questa città. Ci sarebbe piaciuto anche andare per il Carnevale in maschera, molte volte l'avevamo programmato poi all'ultimo momento l'abbiamo dovuto sospendere. Ma quella volta fu bellissimo..... Avevamo preso una stanzetta per qualche giorno in un alberghetto da cui si vedeva la laguna e le gondole andare e venire. Sentivamo di mattino presto le voci dei veneziani che preparavano i banconi per i turisti.  Il museo di Peggy Guggenheim era vicinissimo dove alloggiavamo e lo visitammo. Fu una meraviglia nella meraviglia, un gioiellino incastonato in un spilla dorata.  Anita ammirava la Guggenheim ed in pensione si sarebbe dedicata a questo tipo di professione, quella della mecenate dell'arte. Era così orgogliosa di avermi al suo fianco in quel posto (io in quella fase della mia vita facevo il sindacalista) e parlarmi di Arte, delle diverse opere, ma soprattutto della vit

UN FIORE IN OSPEDALE

Immagine
Ho finito di leggere "Un tal Lucas" un libro di J. Cortázar, uno scrittore argentino e mi ha colpito un racconto che ho riadattato per Anita che è stata più volte ricoverata presso gli ospedali per varie operazioni. Negli ospedali c'è sempre un particolare odore che ti invade appena entri, un odore che si trasforma anche in un colore bianco freddo che prevale ovunque e senti spesso le sirene delle autoambulanze che avvisano che è arrivato un nuovo paziente. Di seguito il racconto riadattato.🏥 "Siccome la clinica in cui è stata ricoverata Anita è una clinica a cinque stelle, qui i-malati-hanno-sempre-ragione, e dire di no quando chiedono cose assurde è un serio problema per l'infermiere, una più carina dell'altra, e che dicono sempre di sì per le ragioni anzidette.  Naturalmente non è possibile soddisfare la richiesta di quello della stanza 12, che in piena cirrosi epatica pretende ogni tre ore una bottiglia di gin, e invece con che piacere, con che sollievo

VERBANIA AL LAGO MAGGIORE.

Immagine
Delle volte, non lo nascondo, Anita assumeva con me un atteggiamento anche materno e mi perdonava qualche mia marachella, intesa come dimenticanza. Come quella volta, la prima volta a Verbania, un paesino sul lago Maggiore. Avevo appena comprato lo smartphone ultramoderno ed io lo avevo messo nel taschino di dietro al pantaloncino che usavo anche come costume da bagno. Io e Cora abbiamo preso la rincorsa sul molo dove attraccavano le barche e ci siamo tuffati in acqua. Mi ero dimenticato di avere lo smartphone nel costume. Il primo giorno arrivati a Verbania l'ho rovinato e la mia reazione è stata quella di arrabbiarmi con me stesso. Mentre, invece, Anita mi prendeva in giro per stemperare il più possibile la mia incazzatura. E ci riuscì.  La sera ci mettemmo ad asciugarlo con il phone e a quel punto non c'era nulla da fare se non sganassarsi dalle risate. Lo smartphone al rientro lo dovetti cambiare ma fu meraviglioso il fatto che per tutta la durata delle ferie non fui affatt

MERAVIGLIOSA CREATURA

Immagine
Ho avuto la fortuna di vivere quasi trent'anni insieme ad Anita ed è stata una vita intensa come piaceva a me e a lei. È stata una vita certamente con delle contraddizioni che abbiamo in un certo qual modo cercato di superare, eravamo convinti che gli essere umani sono imperfetti. Proprio partendo da questo concetto abbiamo sempre affrontato le nostre difficoltà con animo rivolto al bene dell'altro. Ci siamo sempre posti l'obiettivo di guardare al benessere di chi avevamo deciso di prenderci cura.  Il nostro rapporto d'amore è stato questo: ci siamo presi cura uno dell'altro senza remore ed Anita in questo ne è maestra estendendolo a molte altre persone. Credo di avergli insegnato anch'io delle cose a lei come la voglia di migliorare se stessi e il mondo intorno, l'ho protetta in qualsiasi situazione a lei ostile.  Io non so se avrò altre aurore boreali, ma devo riprendere il mio cammino e porterò con me Anita nel mio cuore e credo che lei da lassù sarà feli

NOSTALGIA DI TE

Immagine
Una primavera mai arrivata questo anno e una estate che ha un forte punto di domanda, tutto sembra fermarsi a quando sei volata nel cielo. Dalla lunga estate di l'anno scorso tutto ha assunto un senso diverso, un "non senso" da quando non sei più con noi.  Questa notte ti ho nuovamente sognato mentre viaggiavamo nel mondo, tu gioiosa e sorridente. Ma era un viaggio nello spazio e nel tempo. Viaggiavamo in un tempo lontano, viaggiavamo in luoghi del passato con persone di altre vite.  È un sogno che si ripete ed anche se lo interrompo perché mi sveglio per un po', poi riprende.  Le persone nel corso del tempo diventano "altro" ed io ed Anita c'eravamo sempre più raffinati per poter invecchiare insieme. Quindi avremmo voluto anche viaggiare nel futuro, in un futuro che ci avrebbe visto con qualche acciacco in più, qualche ruga in più, ma insieme. Maledetto tumore che ti ha portato via. Ti avrei coccolato tutta la vita senza un attimo di pausa e preso tra l

VIA DEGLI APULI

Immagine
Ieri pomeriggio mi sono recato alla vecchia abitazione in via degli Apuli. Tutto cambiato da quando eravamo lì, il quartiere è sotto posto ad una cosiddetta riqualificazione urbana e molti palazzi sono stati abbattuti. Gli apuli sono in senso stretto gli abitanti della antica Apulia, una zona vicino al Gargano. Un popolo guerriero che lotto' contro le inevitabili invasioni di altri popoli, ma fu sconfitto, scomparve definitivamente.  Noi due in quella casa ci siamo amati con le nostre contraddizioni, ma lo abbiamo fatto con tutti i rischi che comporta amarsi.   Solo il nostro palazzo e qualche altro e forse ancora per un po', sono rimasti in piedi. Mi ha fatto una forte emozione camminare in quelle vie che hanno visto la nostra esistenza. Mi sembrava di vedere all'improvviso Anita sbucare da dietro un angolo mentre io prendevo i pasticcini per la domenica pomeriggio. Come mi mancano quei tempi dove la gioventù, la forza, l'amore primeggiavano ovunque. Mentre cercavo di

A BUCKINGHAM PALACE CON OMBRELLO

Immagine
Londra è una città che riesce a mettere insieme tradizioni tipiche inglesi con il moderno spinto. Ma l'ombrello è d'obbligo, si esce con il sole ☀️ ma certamente verrà a piovere. E poi i negozietti che vendevano i Fisher and Chips Anita aveva in particolare fiuto. Avevamo conosciuto due donne italiane che in una zona periferica di Londra avevano aperto un piccolo negozio che vendeva appunto, pesce e patatine. E che pesce 🐟 , c'era tutto quello che veniva pescato nella Manica anche piccoli squaletti. Anita, che con i pesci nel mare non andava molto d'accordo, con quelli fritti nel piatto da mangiare, invece, sì che ci andava d'accordo. Quasi tutte le sere avevamo il posto fisso da queste stupende donne: Fisher and Chips innaffiato da una pinta.   A Londra il tempo è il tema di cui le persone parlano di più e se uscirà il sole, perché la pioggia poca o tanta è certa. Infatti quel giorno con Anita siamo andati a visitare le carrozze utilizzate dalla regina nelle diver

UNA SERA A PRAGA

Immagine
Praga è stata la nostra meta preferita, ci siamo stati diverse volte, anche, come ne ho già parlato in un altro post, con amici. C'era e c'è Dino un cugino di Anita che la prima volta ci ha cortesemente ospitati. Ma Praga è stata soprattutto la città dove ci siamo innamorati o per lo meno dove ci siamo accorti che stavamo innamorandoci sempre di più.  Ma a tal proposito, a proposito di Praga devo raccontare un episodio abbastanza divertente. Era nostra abitudine per risparmiare, prenotare pernottamenti in pensioni e a Praga c'erano molte persone che mettevano a disposizione la loro abitazione con prima colazione a prezzi contenuti. Durante il giorno eravamo andati a spasso per la città e poi la sera ci siamo recati dove dovevamo dormire. Città dove nessuno parlava italiano, noi conoscevamo a malapena qualche parola d'inglese e poi io conoscevo il francese, ma rimaneva difficile comunicare.  Serata molto buia e fredda, se non sbaglio era il mese di Marzo e c'era anch

AL CHIOSCO DI MARIA

Immagine
Anita amava frequentare i parchi, la natura in generale e da quando era venuta Cora a vivere con noi, questa frequentazione era aumentata. Ogni occasione era buona per recarsi al parco vicino casa dove c'è il chiosco di Maria che era diventata sua amica ma dove aveva conosciuto molte altre persone, Andreina, Sonia, Giusy, Alessia e molte, molte altre.  Si fermava spesso a bere un caffè intanto Cora si stendeva ai suoi piedi in attesa e con me, invece, ci recavamo spesso al chiosco la sera per degustare gli ottimi panini o le crepes che a lei piacevano tantissimo, soprattutto quelle con la frutta, le fragole. E poi quanto ridere facevamo rilassandosi dal lavoro che negli ultimi anni della sua vita ha richiesto tanto impegno. Ci raccontavano i nostri sogni, quello che avremmo fatto in pensione, i viaggi, le letture, le mostre da visitare in giro per il mondo.  Era diventata consulente finanziaria alla Poste e molti suoi clienti erano diventati suoi e miei amici e molte volte li invit

FESTIVITÀ LAICHE

Immagine
Posso dire che l'Otto Marza, la Festa della Liberazione, il Primo Maggio e la Festa della Repubblica erano le festività che io ed Anita celebravamo in modo molto intenso, rappresentavano per noi atto costitutivi del nostro mondo.  In tutte queste festività noi ci recavamo sempre nelle cerimonie ufficiali sia quelle politico-istituzionali che quelle sindacali. Ma erano anche giorni di spensieratezza, liberi dal lavoro ci dedicavamo anche a qualche prelibatezza culinaria in casa o fuori in qualche romantico ristorantino.  Anita è stata una combattente per la Democrazia e la Libertà e giorno come questo di oggi: il Primo Maggio, la Festa dei Lavoratori degli ci recavamo finanche a Roma alla festa in piazza organizzata dai sindacati.  Queste festività abbiamo voluto che venissero celebrate anche nella nostra Biblioteca di Condominio, in questo modo riuscivamo ad avere la possibilità di approfondire culturalmente le tematiche poste da queste feste: il Lavoro, l'emancipazione delle